Whirlpool e il territorio della provincia di Varese; un rapporto storico, nato con la Ignis di Giovanni Borghi, destinato a continuare e a rafforzarsi in futuro, con nuovi investimenti che fanno dello stabilimento di Cassinetta a Biandronno un polo di riferimento per tutta la multinazionale americana dell’elettrodomestico. Cassinetta non è soltanto produzione di frigoriferi, forni e microonde, ma è un luogo dove si fa ricerca e sviluppo e dove si pensano e poi realizzano gli elettrodomestici del futuro. Lo abbiamo potuto constatare di persona, confrontandoci ieri mattina, proprio a Cassinetta, in una tavola rotonda, con alcuni manager e dirigenti Whirlpool, che hanno accolto il direttore del nostro giornale Francesco Caielli e il vicedirettore Federica Artina per mostrare ai nostri lettori le eccellenze e i programmi dell’azienda presenti nel sito di Biandronno. A Cassinetta si integrano perfettamente due aspetti che potrebbero a prima vista sembrare antitetici; ovvero l’internazionalità dei manager Whirlpool che hanno tutti fatto importanti esperienze all’estero e allo stesso tempo il forte legame con il nostro territorio, che significa anche lavorare collaborare con le piccole aziende presenti nel varesotto. «L’indotto è un aspetto fondamentale e in evoluzione, perché abbiamo la fortuna di vivere e lavorare in un posto magico» ha sottolineato Alessandro Finetto, senior director global consumer Design Kitchen & Global Brand Governance, il quale guida una cinquantina di designer che studiano gli elettrodomestici del futuro. Tecnologia e innovazione sono il pane quotidiano. Davide Vitti si occupa di elettronica; «dopo l’acquisizione di Indesit, il settore della connectivity è arrivato nel sito di Cassinetta» ha evidenziato il manager. «A Cassinetta si studiano e si testano le innovazioni sui frigoriferi, facendo leva sull’esperienza e la competenza italiana» ha affermato Gianluca Castelletti, global platform leader del settore refrigeration. Stesso discorso vale per forni e microonde, come ha ricordato Paolo Chinetti, il quale guida un team composto da un centinaio di persone che si occupano di progettazione. «Cassinetta è il punto nevralgico degli elettrodomestici da incasso ed è naturale che il suo sviluppo stia qui» ha detto il manager. Whirlpool qui è anche ricerca e sviluppo di tecnologie. «Studiamo nuove tecnologie da sviluppare o da importare nel settore dell’elettrodomestico – ha spiegato Adriano Scaburri, director advanced development – l’obiettivo non è stupire il consumatore ma mettersi al suo servizio». Nel corso della nostra visita abbiamo potuto vedere il “dietro le quinte” della multinazionale e visitare tra gli altri l’edificio della Funzione Acquisiti, che è stata centralizzata a Cassinetta e dove sono in corso importanti interventi di ampliamento. «Lavoriamo su tre aree – ha spiegato Alessandro Lombardi, vicepresidente procurement & P4G di Whirlpool Emea – materiali di produzione, prodotti finiti realizzati da altri produttori e servizi – il rapporto con le aziende presenti sul territorio è molto stretto e storico e nemmeno il trasferimento a Pero lo interromperà; abbiamo deciso ad esempio, di affidare a un’azienda locale come Autolinee Varesine il servizio di trasporto da Comerio e Pero che per due anni sarà gratuito. Gli acquisti da fornitori della provincia di Varese ammontano a 100 milioni di euro l’anno su un totale di 1.2 miliardi di euro».
«Raccogliamo l’eredità di Borghi
Il concetto di qualità qui si è allargato»
L’importanza e la strategicità dello stabilimento della Whirlpool a Cassinetta sta anche nei numeri. Sono cifre importanti quelle che, nel corso della visita del nostro giornale di ieri mattina nello stabilimento della multinazionale, ha fornito Raniero Portaluppi, site leader di Cassinetta. «Questo sito raccoglie l’eredità della Ignis di Giovanni Borghi fondata nel 1954» ha premesso Portaluppi. Girando anche solo una piccola parte dei quattordici chilometri di strade e stradine che compongono il polo di Cassinetta, si può quasi percepire la presenza del cumenda, che quelle stesse strade le percorreva in bicicletta. Quelli prodotti a Biandronno, sono elettrodomestici di fascia medio alta; dopo la riorganizzazione seguita all’acquisizione del marchio Indesit, è diminuito il numero di prodotti realizzati a Cassinetta, da quattro a tre, ovvero frigoriferi, microonde e forni, ma ad essere maggiormente positivi sono i volumi realizzati. L’anno scorso, i frigoriferi hanno toccato la cifra record superiore a 900 mila pezzi prodotti, «Anche i microonde hanno raggiunto la quota record di 475 mila pezzi annui, mentre per i forni quest’anno ci aspettiamo di superare i 550 mila pezzi» ha dichiarato Portaluppi. I numeri per un’azienda sono importanti, ma non sono tutto; per Whirlpool, l’aspetto sociale è altrettanto centrale. A Cassinetta, sono venuti a lavorare un centinaio di persone provenienti da altri stabilimenti italiani del gruppo, insieme con i loro famigliari che sono stati assunti per tutelare proprio il futuro della famiglia stessa. Nel settore dei frigoriferi, nel periodo di alta stagione, sono arrivate a lavorare anche 1600 persone. «I volumi sono ripartiti grazie alla qualità dei nostri prodotti e anche al fatto che vengono esportati in tutto il mondo» ha aggiunto il “capo” del sito di Cassinetta. Due ingredienti decisamente validi per combattere la crisi dei consumi; il numero totale dei volumi ha toccato quota 2 milioni e 300 mila pezzi. Quali sono le aree in cui agisce il manufacturing di Whirlpool? Una è quella della qualità dei prodotti che va migliorata sempre, andando a sentire anche i clienti che non si dicono insoddisfatti. «Abbiamo volto allargare il concetto di qualità» ha sottolineano Portaluppi. Le altre due linee di azione sono la sicurezza dei luoghi di lavoro, attraverso la sensibilizzazione e la formazione degli operatori e un approccio diverso ai sistemi produttivi.
Mano tesa verso i giovani «Siamo pronti a collaborare con le nostre università»
Formazione in azienda, ricerca di nuove competenze da inserire e aperture alle scuole e alle università del territorio. Sono tre elementi centrali della strategia Whirlpool, come è emerso chiaramente ieri mattina nel corso della tavola rotonda organizzata per il nostro giornale nello stabilimento di Cassinetta, alla quale hanno preso parte diversi manager della multinazionale americana dell’elettrodomestico. In azienda stanno effettuando un periodo di stage alcuni studenti universitari, con la prospettiva di un’assunzione nell’organico della multinazionale. Ma quali sono le competenze maggiormente ricercate oggi? «Una skill rara da trovare – ha sottolineato Alessandro Finetto, senior director global consumer design kitchen & global brand governace – è quella legata ad esempio alla fase di realizzazione di un prototipo partendo da un disegno; in generale, investire sull’educazione e la formazione è importante». La sensazione è che si potrebbe fare di più per incrementare la collaborazione tra Whirlpool e le scuole e le due università presenti in provincia di Varese, come l’Insubria e la Liuc. «Siamo aperti verso l’esterno, la nostra azienda può essere una sorta di incubatore per far crescere esperienze – ha sottolineato Paolo Chinetti, global platform leader – ma è un’opportunità colta solo in parte dalla provincia di Varese; scuole e università del nostro territorio devono sapere che noi siamo pronti a collaborare». Una collaborazione è aperta con la Liuc di Castellanza nel campo della ricerca avanzata sulla metodologia di analisi; un altro rapporto privilegiato è quello instaurato da Whirlpool con il Politecnico di Milano. «Il rapporto con le università è fondamentale perché abbiamo bisogno di essere dinamici e di avere idee fresche» ha sottolineato Adriano Scaburri, director advanced development. Il rapporto con Insubria e Liuc si è stretto recentemente con la firma del protocollo tra azienda, atenei varesini e Comune di Comerio per trovare un futuro allo stabilimento comeriese che Whirlpool lascerà definitivamente il prossimo 27 marzo una volta completato il trasloco nella sede di Pero iniziato una decina di giorni fa. Entro una quindicina di giorni, dovrebbe essere convocato dall’azienda un nuovo workshop per analizzare le idee emerse durante la prima riunione, alla quale hanno dato il loro contributo anche l’Università dell’Insubria e la Liuc Carlo Cattaneo.