«Avanzeremo il permesso di chiudere le fioriere della fontana di piazza Monte Grappa». Lo ha deciso la Commissione ambiente ieri, confrontandosi sul tema del degrado. Il problema è stato illustrato dal dirigente Pietro Cardani: «Gli operai non mettono più le mani nelle fioriere perché sono ridotte a un orinatoio e a un “vomitatoio”. Quando va bene, le aiuole vengono utilizzate come sedie, schiacciando i fiori. Altrimenti servono come posacenere e pattumiere».
Cardani ha già la soluzione: «si tratta di chiudere, con dei blocchi di marmo cinese uguale a quello di cui è fatta la fontana, le aiuole, trasformandole in panchine». Si tratta di 10 aiuole, da coprire con semicerchi di base 75 centimetri e altezza 60. L’operazione, secondo Cardani, avrebbe un costo irrisorio, in quanto il marmo cinese non è un materiale di particolare pregio. Ma c’è un problema: la piazza è un bene vincolato, come tale il progetto di chiusura delle fioriere deve essere approvato alle Belle arti e comunicato al progettista, Marcello Morandini, affinché possa darne un parere.
Valerio Crugnola, capogruppo del Movimento Civico Varese 2.0, ha sollevato anche un altro problema: «l’ingombro, in piazza Monte Grappa, dello “scatolone” di vetro installato per Expo che ostacola la visione della Camera di commercio». Il tempo concesso dalla Soprintendenza al gabbiotto per stare in piazza è scaduto, ma toglierlo e smontarlo costa 10 mila euro, cosa che rappresenta un disincentivo a procedere. Una proposta emersa in Commissione potrebbe essere quella di mettere all’asta il parallelepipedo in vetro con procedura pubblica di alienazione.
Mauro Gregori, consigliere della Lista Galimberti, ha riattualizzato il progetto di aprire la Torre Civica: «Non mi risultano esistano problemi di stabilità; quindi della riapertura potrebbero farsi carico le squadre antidegrado. Del resto, basterebbe imbiancare le pareti alzare i parapetti (per quest’ultimo lavoro bisognerebbe coinvolgere un fabbro) – dice Gregori – In questo modo si potrebbe consentire l’accesso a 10-20 persone alla volta, come già si fa nei rifugi antiaerei dei giardini Estensi. L’attrattiva per il pubblico sarebbe quella di vedere la città dall’alto, cosa che pochi Varesini hanno fatto».
Durante la Commissione sono state presentate idee originali. Francesca Coffano, per esempio, ha proposto di creare delle palestre autogestite low-cost aperte 24 ore su 24, e di tracciare sentieri urbani tematici su cui correre e camminare.
La Commissione si è aperta con l’illustrazione, da parte dell’assessore Dino De Simone, delle linee guida dell’assessorato e si è chiusa parlando di benessere degli animali. Esiste una bozza di regolamento sulla tutela degli animali che verrà consegnato ai consiglieri nell’arco di tre settimane affinché possano prenderne visione e valutarlo. Alle associazioni animaliste verrà chiesta anche una disponibilità per tenere aperto l’ufficio tutela animali.