Vertenza Meridiana vertice al ministero

La Prealpina - 14/06/2016

Il ministero del Lavoro ha convocato per domani e giovedì a Roma il vertice fra Meridiana e i sindacati, al ministero dello Sviluppo economico, per l’espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori. Venerdì, invece, potrebbero registrarsi dei disagi per il trasporto aereo a causa dello sciopero di 24 ore indetto dall’Usb di Meridiana Fly che dice no ai licenziamenti.

Dopo le trattative in sede aziendale, concluse in assenza di un accordo, il confronto ora passa al Ministero, con l’apertura dei tavoli che prenderanno il via domani alle 10 negli uffici del palazzo di via Molise per il personale Meridiana Fly ed il giorno successivo alle 16 per Meridiana Maintenance. Sono 955 i dipendenti dell’Azienda per i quali è scattata la procedura di mobilità (880 dipendenti in esubero di Meridiana Fly e 75 tecnici di Meridiana Maintenance): si tratta di numeri da rivedersi al ribasso, però, perché nelle scorse settimane sono stati numerosi i lavoratori (circa 200) che hanno firmato i verbali di conciliazione per i “licenziamenti volontari“ incentivati, che consentono ai dipendenti, con alcune differenze a seconda dell’età e dalla residenza, di poter accedere a 36-48 mesi di regime fiscale degli ammortizzatori sociali, dei quali 24 mesi a carico del fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo. Regime integrativo che non verrà, invece, garantito dall’1 luglio, quando cambierà la normativa degli ammortizzatori sociali.

Sullo sfondo resta la trattativa con Qatar Airways, unica via di salvezza per Meridiana. Gli arabi sarebbero pèronti a rilevare il 49% della compagnia, garantendone così la sopravvivenza. Ma al momento la trattativa sembra in stand by. A l punto che gli arabi hanno dato un limite alla loro pazienza. Se entro il 30 giugno non si arriverà ad un accordo molleranno il colpo. I petrodollari non arriveranno e per i dipendenti non ci saranno più speranze. Il nodo più spinoso sta nel piano di riorganizzazione presentato dagli arabi che prevede 500 esuberi. Eppure il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, qualche giorno fa era ottimista: «Per meridiana abbiamo un piano industriale molto solido». Da domani si vedrà.