Gli abitanti della provincia di Varese rimangono nella “top 10” dei redditi medi più alti in Italia, ma negli ultimi cinque anni i loro guadagni, al netto dell’inflazione, risultano scesi del 2,3%. Va tuttavia ricordato che la diminuzione del reddito pro capite varesino – a proposito, nel 2014 ha raggiunto quota 25.685 euro -, è leggermente meno intenso del calo medio a livello nazionale, che viaggia attorno al -2,7%. A metterlo nero su bianco è l’ultimo studio targato “Sole 24 Ore”. Uno studio reso possibile dall’analisi di dati forniti dal dipartimento Finanze e Istat e basato sulla dichiarazione dei redditi dello scorso anno, poi comparate con quelle del 2010. Altro dato interessante: l’aliquota reale, cioè il rapporto fra reddito dichiarato e Irpef totale dovuta (tra Irpef nazionale, regionale e locale), mostra che quello della provincia di Varese è purtroppo il quinto contribuente più tassato d’Italia. Infatti, è chiamato a dedicare all’imposta il 22,4% dei propri guadagni, nonostante la sua dichiarazione si fermi in media a quasi 6mila euro sotto quelle dei milanesi, per altro i più tassati in assoluto con il 23,4 per cento.
Naturalmente, il rallentamento reale dei redditi costa anche allo Stato, che incassa meno Irpef, mentre Regioni e Comuni vanno in senso contrario grazie agli aumenti di aliquota. Per la cronaca, l’imposta statale vale più dei nove decimi del totale, per cui il conto complessivo è in rosso: fra 2010 e 2014 l’Irpef totale dovuta è salita da 161 a 167 miliardi, ma il suo “potere d’acquisto” si è alleggerito del 3,3 per cento.
Parlando di flessione dei redditi, il fenomeno appare pressochè generalizzato lungo lo stivale: in termini reali -spiega il “Sole 24 Ore” -,solo i contribuenti di Mantova (media pro capite 23 mila euro e torri) riescono a mostrare guadagni medi in aumento (1,3%), a Bergamo (media reddito 24.899 euro) riescono in pratica a pareggiare la dinamica di quello che un tempo si chiamava il carovita (segnando 0,2% in quattro anni), mentre altrove la flessione è diffusa. Con una flessione del 56,8% in termini reali – continua il “Sole” – è il Comune di Galliate Lombardo quello che ha registrato il calo più drastico del reddito medio (che rimane comunque di 34.610 euro a testa). Nella geografia dei guadagni esce l’Italia divisa di sempre. Col Nord sempre più lontano dal Sud.