Varese Villa Mylius nel degrado In piscina “nuota” una bici

La Prealpina - 03/04/2018

La rete posta a protezione dell’area è riuscita a fare ben poco contro la furia dei vandali: in più punti è possibile superarla facilmente e raggiungere la zona della piscina. E, a giudicare dalle condizioni in cui versa, in tanti sono passati da qui, perfino per “parcheggiare” in acqua una bicicletta Ofo. È uno spettacolo desolante, quello si para davanti alle persone che raggiungono la parte alta del parco di Villa Mylius, storica dimora donata al Comune nel dicembre 2007 dalla famiglia Babini Cattaneo.

Da anni si parla di un rilancio della struttura, realizzando qui la scuola di cucina della Fondazione Gualtiero Marchesi, e il progetto in effetti sta procedendo, ma nel frattempo una parte del parco sta letteralmente cadendo a pezzi. La situazione di degrado è stata segnalata da molte persone che spesso approfittano di questo spazio pubblico, a due passi dal centro e immerso nel verde, per una passeggiata o un picnic: la parte inferiore del parco è curata e ben tenuta, ma appena si sale oltre la villa, ecco che lo scenario cambia radicalmente.

In particolare, è la zona della piscina a destare preoccupazione.

I cancelletti d’accesso sono stati chiusi con robuste catene, ma in altri due punti la rete metallica che delimita l’area è stata abbattuta, e in pochi passi si arriva a bordo della vasca di forma fallica, realizzata sul filo dell’ironia quasi un secolo fa dall’architetto Pietro Porcinai.

L’edificio di quello che un tempo era lo spogliatoio ora è completamente ricoperto di scritte vergate a bomboletta spray, mentre nella piscina si trovano poche decine di centimetri d’acqua: tra fondo e superficie si possono notare decine di bottiglie e di lattine, poi rifiuti di ogni tipo, perfino una bicicletta gialla di Ofo. Evidentemente, qualche idiota in libera uscita ha pensato bene di utilizzare una bici del servizio di mobilità a flusso libero, arrivare pedalando fino in cima alla collinetta affacciata su viale Aguggiari, e poi sbarazzarsi del mezzo di trasporto lanciandolo nella vasca.

«La situazione continua a peggiorare di giorno in giorno – commenta un pensionato di 68 anni, che quasi tutti i giorni porta qui il suo cagnolino a passeggio -. Il parco è stupendo: purtroppo pochi giorni fa è stato abbattuto un grosso faggio ma dal Comune hanno spiegato che era malato da tempo e non c’erano alternative. A parte questo episodio, si tratta di uno spazio pubblico davvero incantevole, che in tanti ci invidiano». Ma, appunto, nella parte superiore del parco regna il degrado: «Basta andare poco oltre la villa – rimarca l’uomo, residente in zona – per notare i primi imbrattamenti, che si fanno via via più presenti fino ad arrivare all’area della vasca: fa impressione, non sembra nemmeno lo stesso parco. Purtroppo credo che si possa fare ben poco, a meno di intervenire in maniera drastica chiudendo meglio la zona: arginare gli incivili è quasi impossibile».