In meno d’un mese ha ottenuto quasi cinquecento adesioni “virtuali” e un centinaio reali, oltre a mettere attorno a un tavolo una serie di soggetti interessati e a incontrare il sindaco Davide Galimberti. Insomma, il comitato “Diamoci una mano, varesini” conferma di avere idee chiare a tanta determinazione. Nato su Facebook per riunire persone interessate al rilancio della città, il progetto si è rapidamente tramutato in qualcosa di concreto e molto attivo, con proposte concrete per animare il centro sotto il profilo dell’attrattività commerciale ma non solo. L’altro giorno, ad esempio, una delegazione è stata a Palazzo Estense per un incontro di presentazione al primo cittadino.
Il presidente Paolo Ambrosetti, la vice Benedetta Giannini e le segretarie Deborah Braga, Viviana Nocera e Yvonne Rosa hanno illustrato a Galimberti le linee guida di questa nuova realtà: «Dal breve colloquio sono nate subito idee concrete di fattiva collaborazione – spiegano i rappresentanti -. Il comitato non ha scopo di lucro e nasce dalla volontà di un gruppo di esercenti varesini di migliorare la qualità della vita, della sicurezza, della attrattività turistica e commerciale della città e con questi presupposti si è presentata al sindaco». La delegazione si è presentata come «un comitato di promozione sociale che vuole agire in sinergia con tutte le associazioni di categoria del territorio e con l’Amministrazione per raggiungere obiettivi comuni come la sicurezza e la vivibilità del centro storico – proseguono i delegati -. Il primo punto su cui abbiamo dibattuto sono stati i parcheggi, offrendo al sindaco massima disponibilità degli aderenti al comitato per aumentare la rotazione delle soste con convenzioni ad hoc. I nostri commercianti sono tutti uniti nell’idea di creare un circuito per regalare ai propri clienti delle ore di sosta a fronte di acquisti nei propri negozi, aumentando così il giro di affari, ma soprattutto facendo tornare la gente, le famiglie e quindi i clienti in città, invece che nei centri commerciali».
Il capoluogo bosino si trova infatti geograficamente stretto fra il “Fox Town” di Mendrisio e “Il centro” di Arese, realtà che di fatto sono vere e proprie cittadelle del commercio: «Noi vogliamo essere Varese Shopping Center, parafrasando il nome del centro commerciale appena nato alle porte di Milano ed attribuendo la simpatica definizione a Graziano Centomo, noto commerciante di via Sacco – rimarcano dal comitato -. Vogliamo fare di tutto per rendere Varese una città viva, con attrazioni ed eventi, ma sempre con un occhio di riguardo al commercio cittadino».
Stando a quanto riferiscono dalla delegazione, il sindaco Galimberti si è reso disponibile a collaborare col comitato, assicurando anche la presenza di un rappresentante della neonata realtà al tavolo di lavoro formato dal sindaco stesso, dall’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin e dai rappresentanti di Ascom, Aime, Confesercenti e del Distretto urbano, per ragionare in maniera congiunta sulle tematiche relative al commercio cittadino.
«Il nostro comitato – conclude il presidente Ambrosetti in una nota – ha tantissime idee da concretizzare in brevissimo tempo grazie alla snellezza della struttura. Basta un messaggio WhatsApp o una mail e in poco tempo è tutto realtà. Per questo ci batteremo per far sì che il commercio a Varese sia sempre tenuto in grande considerazione e non valutato secondo a eventi che potrebbero danneggiarlo, come quelli che purtroppo sono stati organizzati il primo giorno dei saldi estivi con relativa chiusura della viabilità. Ecco, per questo ci battiamo. Le nostre idee sono state molto apprezzate dal sindaco e, sicuramente, avremo modo di confrontarci in maniera costruttiva per il bene della città».