Varese e la Lombardia territori a misura di imprenditori. Secondo un’indagine promossa dalla Camera di Commercio di Milano sui dati del registro imprese al primo trimestre 2016 e primo trimestre 2011, nella nostra regione un terzo degli imprenditori non è lombardo di nascita, mentre in provincia di Varese la percentuale è del 28.8%. Un dato decisamente più alto rispetto al resto del Paese, dove la percentuale di imprenditori arrivati da fuori regione è del 24%. Dopo Milano, che è prima sia a livello nazionale che regionale, con i suoi 243 mila imprenditori nati fuori Lombardia, sia italiani che stranieri, arrivano Brescia con 31.847 imprese e Varese con 28.961, seguite da Monza e Brianza con 27.409 e Bergamo con 23.633. Un dato stabile da cinque anni Nella nostra provincia, su 100.532 imprenditori attivi, 28.961 provengono da fuori regione, ovvero il 28.8%. Un dato significativo che dimostra come Varese sia visto come luogo ideale per fare impresa e avviare un attività imprenditoriale; dopo Milano e Brescia, in base all’indagine della Camera di Commercio, è proprio il nostro territorio ad ospitare il maggior numero di imprenditori non autoctoni. Un dato stabile da cinque anni che prende in considerazione le persone che hanno cariche nelle aziende, sia come titolari ma anche come soci e amministratori, considerando le sole persone attive. Ma da che regione italiana provengono gli imprenditori non varesini di nascita ma che hanno deciso di avviare la loro attività in provincia di Varese? La maggioranza di loro proviene dalla Sicilia che è la terra d’origine di 3.171 imprenditori della nostra provincia, seguita dal Veneto con 2.491, dalla Campania con 2.356 e dalla Calabria con 2.352. Seguono il Piemonte con 2.177, prima regione del nord, quindi Puglia con 1783, che conferma la preponderanza delle origini meridionali di chi ha deciso di aprire un’azienda sul nostro territorio pur non essendo nativi della provincia di Varese. Tutte le regioni italiane sono comunque rappresentate: Abruzzo (217), Basilicata (855), Emilia Romagna (803), Friuli Venezia Giulia (252), Lazio (629), Liguria (436), Molise (87), Sardegna (517), Toscana (510), Trentino Alto Adige (158), Umbria (139) e Valle d’Aosta (35). Interessante anche il confronto tra i dati del primo trimestre 2016 con quelli dei primi tre mesi dell’anno del 2011, che confermano la stabilità dei dati, anche in provincia di Varese. Tanti stranieri Nel nostro territorio, la percentuale di imprenditori attivi nati fuori regione è del 28.8% nel 2016, mentre nel 2011, questa percentuale si è assestata al 29.2%. Tra gli imprenditori nati fuori Lombardia attivi a Varese ci sono anche tanti stranieri. Nella nostra provincia sono per la precisione 8.613 che rappresentano l’8.6% a livello provinciale e l’1.3% a livello italiano. A livello nazionale, dopo Milano, ci sono Aosta e Novara; seguono ai primi posti della graduatoria: Imperia, Trieste, Roma, Savona, Prato, La Spezia, Genova, Pordenone, Alessandria, Bologna, Firenze, Rimini, Massa Carrara e Torino, tutte con una presenza di imprenditori da fuori regione di oltre il 30%. Nella graduatoria nazionale, la provincia di Varese si piazza al ventisettesimo posto, davanti a Livorno, Modena, Rovigo, Grosseto, Verbania, Arezzo, Como, Vercelli, Mantova e altre città e province importanti, dove la cultura imprenditoriale è sentita, ma evidentemente risultano meno attrattive rispetto a Varese.