Varese PNRR – Cabina di regia in Provincia

La Prealpina - 26/05/2023

Con una firma del presidente della Provincia di Varese e dei tre vertici sindacali confederali si è dato vita ad una cabina di regia sul Pnrr del territorio in grado di monitorare gli interventi da realizzare e
come vengono realizzati. L’incontro nell’ufficio del presidente Marco Magrini ha visto la presenza di Stefania Filetti, segretaria generale della Cgil di Varese, Antonio Massafra, segretario generale Uil
Varese, e Albino Gentile, della segreteria della Cisl dei Laghi.

Magrini ha ricordato che «appena insediato mi sono subito impegnato sul protocollo condiviso con i
sindacati, che attualmente è già in atto».
Il presidente ha spiegato che le risorse disponibili sono 23 milioni e 700mila euro, l’avanzo di bilancio che non è vincolato al Pnrr, mentre sono 34 milioni le risorse vincolate. Quanto agli oltre 23 milioni, Magrini ha specificato che 7 milioni di euro sono utilizzati per cantieri e per terminare le opere già iniziate; altri 16
milioni costituiscono “un tesoretto” di 3-4 milioni per eventuali emergenze, e i restanti saranno investiti sul territorio.

Per quanto riguarda il Pnrr i tempi sono assai stretti: entro il giugno 2024 i Comuni dovranno avere iniziato a realizzare le opere. Più in generale i fondi del Pnrr dovranno essere spesi entro il 2026. Magrini ha rimarcato come l’utilizzo delle risorse si dovrà accompagnare a quella che ha definito «un processo culturale», capace di semplificare e sburocratizzare, ma sempre nel più totale rispetto della trasparenza e mai abbassando la guardia nei confronti di possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. «In
questo resta fondamentale il contributo di Prefettura, Guardia di Finanza, sindacati», ha sottolineato il presidente della Provincia. I sindacati che hanno sottoscritto il protocollo hanno apprezzato l’iniziativa della Provincia, ma hanno nello stesso tempo rimarcato alcuni elementi ineludibili.

«È molto importante il metodo che stiamo seguendo – ha dichiarato Stefania Filetti -. La nostra è una partecipazione vera, attiva, concreta. Vigileremo sul progetto che si realizzerà sul territorio. Vogliamo avere il polso della situazione, soprattutto attenti a tenere lontane le risorse del Pnrr da appetiti illegali. E poi siamo interessati al problema del rispetto dei contratti da parte delle ditte che saranno chiamate a realizzare le opere». Un appello di Filetti a non perdere di vista anche il quadro generale del Pnrr, a partire dal controllo che le tranche arrivino davvero (come finora non è accaduto per quella di dicembre).

«Non una cogestione dei progetti – ha proseguito Antonio Massafra -, ma un supporto attento e responsabile a ciò che si realizzerà, e questo partendo dalla nostra esperienza e dalla nostra competenza in materia di appalti». Il leader della Uil ha voluto ribadire che su alcuni punti la presenza del sindacato sarà decisiva: il rispetto della sicurezza sul lavoro, il controllo sulle aziende che devono essere in regola, e la questione dell’occupazione.
«Le opere che saranno realizzate con le risorse del Pnrr possono creare nuova occupazione, soprattutto rivolta a giovani e donne», ha concluso Massafra.

Il rappresentante della Cisl dei Laghi ha invece posto l’accento sul nuovo Codice degli appalti: «La semplificazione del codice – ha rimarcato Albino Gentile – se certamente snellisce l’attività produttiva, rende però gli appalti più appetitosi per la criminalità organizzata, per l’imprenditoria mafiosa. Dunque l’attenzione deve essere ancora più forte e la nostra presenza deve costituire un elemento di controllo forte».