Varese, peculato e truffa allo Stato Indagata ex presidente Turismo

Corriere della Sera - 24/05/2016

I rimborsi chilometrici, una serie di scontrini, le spese con la carta di credito della Provincia: mancherebbero all’appello le giustificazioni di tutti questi soldi, circa 30 mila euro in cinque anni di gestione. È più o meno la cifra che ha messo nei guai, fino a prova contraria, la ex presidente dell’Agenzia del turismo di Varese. Paola Della Chiesa, 42 anni, esperta di marketing nominata a suo tempo dal presidente leghista Dario Galli alla guida dell’ente turistico del Varesotto, é indagata per peculato e truffa ai danni dello Stato. Secondo l’accusa, una gestione non corretta sarebbe emerse durante l’inchiesta, partita da alcuni mesi, condotta dagli ispettori Digos e guidata del pm Massimo Politi. In particolare, si parla di spese per le quali la Della Chiesa non avrebbe saputo portare giustificazioni con le relative pezze d’appoggio. Ascoltata dagli inquirenti, la manager, ora passata al settore privato, ha fornito una spiegazione che in fase di indagine non è stata sufficiente per archiviare le accuse nei suoi confronti. Dunque, la magistratura va avanti e si profila una richiesta di rinvio a giudizio a breve.

La versione dell’indagata é tuttavia completamente diversa: «Sono stata ascoltata — spiega — ma abbiamo anche raccolto tutta una serie di documentazioni che consegneremo presto a chi indaga e che dimostreranno la mia totale buona fede. Le spese dell’Agenzia d’altronde erano autorizzate dagli organi di controllo interni». Anche l’avvocato di Paola Della Chiesa, il legale milanese Federico Cecconi, afferma che non è stato commesso alcun illecito e che la ex presidente sarà in grado di spiegare tutto. La politica intanto comincia a dividersi tra colpevolisti e innocentisti. Paola Della Chiesa, pur essendo solo un tecnico, è stata una protagonista molto importante nell’amministrazione provinciale varesina a guida leghista. La sua gestione dell’agenzia del turismo aveva sollevato qualche invidia in passato, anche nella stessa maggioranza di centrodestra, forse per la grande autonomia assegnatale dall’allora presidente.

Molte iniziative di grande richiamo, come l’avvio delle gare di canottaggio a livello mondiale sul lago di Varese, sono state molto valorizzate e poste sotto i riflettori e hanno portato la sua firma. Ma una volta subentrato il nuovo presidente provinciale Gunnar Vincenzi, sostenuto dal Pd, l’Agenzia del turismo è stata considerata dai nuovi amministratori da un altro punto di vista: poco incisiva ed eccessivamente dispendiosa, e pertanto posta in liquidazione. Ora si avvia al fallimento. È stato proprio il liquidatore a sollevare il problema delle spese non giustificate che ha fatto scattare l’inchiesta.

«Sono allibita dal fatto che siano trapelate queste notizie — sbotta Della Chiesa — è il segno che c’è proprio la volontà di distruggere la mia figura, con un accanimento che mi lascia esterrefatta». I più critici sottolineano come la Della Chiesa fosse stata sopravvalutata nella precedente gestione, ma va ricordato che anche questa inchiesta nasce da uno scontro politico ancora in corso: l’attuale amministrazione, a guida Pd, Ncd e Sel, accusa la precedente giunta (Lega, Forza Italia e Udc) di aver creato un buco di bilancio da 50 milioni di euro.