VARESE Gli azzurrini del football fanno bella figura al “Franco Ossola”

Varesenews - 09/04/2018

Sabato pomeriggio inconsueto per lo stadio “Franco Ossola”, prestato per una volta all’altro football, quello americano, che d’altra parte sul campo di Masnago non è una novità. Di fronte sul terreno verde la nazionale italiana under 19 e i pari età americani sotto le insegne della AFW Elite Team, selezione di giocatori provenienti da 24 diverse high schools.

La partita, servita a lanciare il progetto “Junior National Talents” (Jr-Nata) della federazione azzurra, la Fidaf, è stata vinta dai giovani statunitensi con il punteggio di 7-28, risultato che non cancella la buona prova dell’Italia del nuovo head coach Luca Lorandi. Il match ha quindi aperto un nuovo ciclo in seno alla giovanile e – cosa che non guasta – ha trovato una sponda interessata a Varese grazie alla collaborazione tra Comune, Sport Commission e Gorillas, una delle due franchigie che operano in città.
LA PARTITA
Dopo il calcio di avvio affidato all’assessore allo sport Dino De Simone. le due squadre si sono studiate a lungo: bene gli azzurri, ma alla prima pausa americani avanti 7-0 grazie alle corse e alla marcatura del californiano Hunt. Sul finire del secondo quarto altro touchdown a stelle e strisce, fatto segnare da Cosby lanciato alla perfezione dal quarterback ospite Heath (0-14).
Come nei primi due periodi, anche nel terzo sono gli americani a fare punti verso il termine della frazione, questa volta su azione personale dello stesso Heath (0-21). L’Italia, guidata nel secondo tempo dal qb dei Lazio Ducks, Joshua Croppenstedt, ha trovato però la marcatura prima del terzo intervallo con l’altro laziale Adalberto Rinaldi: 7-21. A una manciata di minuti dalla fine però, Ogle ha permesso all’AFW Elite Team di chiudere i conti sul 7-28.

COACH LORANDI SODDISFATTO
Il capo allenatore azzurro Lorandi esce con una certa soddisfazione dal “Franco Ossola”. «Sono contento di quello che ho visto: malgrado il pochissimo tempo a disposizione e con una formazione più che sperimentale in campo, siamo riusciti a mostrare a tratti un buon gioco, soprattutto sul passing game, dove abbiamo alternato tre QB di età e abilità diverse. Quello che mi fa piacere è che abbiamo avuto un ottimo riscontro a quelle che sono le fondamenta del Progetto Jr-Nata. Oggi è stata una bella festa per tutti: per i ragazzi che si sono divertiti molto giocando alla pari con gli americani, per il coaching staff e per il pubblico presente».