Varese città dello sport La partita si può vincere

La Prealpina - 04/05/2016

L’ineguagliabile contesto naturalistico, la scarsa qualità delle strutture e la difficile sinergia tra associazioni sportive, imprese e istituzioni: l’incontro tra sport e impresa promosso dall’Associazione imprenditori europei ha percorso questi tre filoni, citati, pur con sfumature diverse, da tutti i relatori.

Sul palco, a turno, membri di Aime, della Camera di commercio, delle società dilettantistiche o professionistiche e persino chi, con la propria attività, cerca di favorire un punto d’incontro tra lo sport e la politica, come i candidati sindaci della Lega civica nonché presidente del Rugby Varese Stefano Malerba, del centrosinistra Davide Galimberti, i consiglieri comunali Piero Galparoli e Giulio Moroni e l’argento olimpico di Sydney 2000 Elia Luini, candidato al Consiglio comunale. «In una zona come la nostra, lo sport deve rappresentare un volano per il rilancio dell’economia: i grandi eventi ospitati, dal canottaggio al ciclismo, dimostrano come Varese abbia delle potenzialità enormi, sebbene la vera ricchezza sia costituita dalle società dilettantistiche» commenta il segretario generale di Aime Gianni Lucchina, affiancato dal viceGiancarlo Pignone e dal presidente Armando De Falco. Cosa manca, allora? Da un lato la sinergia tra club, istituzioni pubbliche e imprese private, dall’altro un serio piano di investimenti sulle strutture: soprattutto le società degli sport cosiddetti “minori” che pure muovono centinaia di atleti, come la Flyer Gym che sfrutta la palestra di San Fermo o la storica Varesina Ginnastica e Scherma con sede in via Donatello, si sono rammaricate di non poter ampliare gli orizzonti della propria attività proprio per le infelici condizioni delle palestre.

«Da decenni sento parlare di una Varese città dello sport, ma purtroppo l’impiantistica non ha dato modo di realizzare questa vocazione» rincara la dose Marco Caccianiga, delegato provinciale del Coni. Sul piano della rete, però, qualcosa si sta muovendo. Di recente è nata la Varese Sport Commission, con Mauro Temperelli, segretario generale della Camera di Commercio, che ne ha spiegato funzioni e obiettivi, tra i quali spicca la promozione di pacchetti turistici completi legati alle manifestazioni sportive del Varesotto, «per fare in modo che la permanenza negli alberghi si innalzi dagli 1.77 giorni di media almeno ai 2.5 di standard regionale». Per potenziare questa sinergia occorre anche migliorare sul piano dell’accoglienza, ma anche «rafforzare la mentalità che permette di sopportare le conseguenze invasive di un grande evento in nome del ritorno futuro» ricorda Renzo Oldani, patron della Società ciclistica Binda.