Che il fermento ci sia, è un dato di fatto: nella giornata di sabato, da Sesto Calende a Cassano Magnago, era un’unica lunghissima striscia rosa. Decine di migliaia di persone hanno sfidato il maltempo per assistere al passaggio della carovana del Giro d’Italia. Qualcosa di simile, non nei numeri ma nell’entusiasmo, era avvenuto a novembre scorso con la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: in tanti si erano assiepati lungo il percorso oppure all’esterno dell’Università dell’Insubria o dell’Acinque Ice Arena, tappe designate per la giornata bosina del capo dello Stato. E ancora, a più riprese le rive della Schiranna hanno assunto le sfumature iridate per le gare internazionali di canottaggio. Insomma, non si può certo dire che alle latitudini varesotte manchino calore ed entusiasmo, a dispetto dell’immaginario comune sulla gente del Nord.
Eppure si ha sempre l’impressione che, per quanto siano spettacolari gli eventi, manchi qualcosa, manchi una sorta di regia corale che possa costituire un filo conduttore sul territorio. Per restare in tema di Giro d’Italia, pare quasi che ci siano tanti velocisti, ma senza lavoro di squadra. Certo, la conformazione storica e geografica della provincia non aiuta: più che una provincia estesa con un capoluogo a fare da traino e da polo catalizzatore, ci sono varie anime sparpagliate che raramente dialogano tra loro. Ecco allora che c’è Varese, vero e proprio capoluogo, almeno sulla carta, poi Busto Arsizio che per popolosità si piazza al primo posto; ma anche l’aeroporto intercontinentale di Malpensa, a un tiro di sasso dalla Madonnina, che ha problematiche del tutto diverse dalle montagne del Luinese, giusto per fare qualche esempio.
A più riprese, in passato, Camera di Commercio e Villa Recalcati hanno cercato di ricoprire questo ruolo di regista, di stella polare dell’attrattività del territorio, ma senza arrivare a centrare in pieno l’obiettivo. Un peccato davvero, perché la “provincia con le ali”, utilizzando un’immagine ormai un po’ abusata che affonda le radici nella storia industriale del territorio, proprio grazie a queste anime che convivono al suo interno ha davvero tanto da offrire.