Varese al 2° tempo Ma dappertutto è fuga dalle urne

La Provincia Varese - 06/06/2016

L’onda del centrodestra si abbatte sulle elezioni amministrative. Nelle grandi città non riesce l’assalto dei candidati di centrosinistra, nei piccoli Comuni si fa sentire l’effetto-Lega. Ma la decisione su chi sarà il vincitore di questa tornata elettorale è rimandata al 19 giugno: ballottaggi sicuri a Varese, Gallarate e Caronno Pertusella, sul filo Busto Arsizio. In tutti i casi sarà scontro diretto tra il candidato del centrodestra e quello del centrosinistra. Ma il vero vincitore è l’astensione. «Con le ossa rotte» «La sinistra ne esce con le ossa rotte» annuncia all’una e mezza, nel bel mezzo di una lunga notte elettorale, il segretario provinciale della Lega Nord Matteo Bianchi. Sindaci espressi dal Carroccio si insediano infatti a Cislago, Oggiona con Santo Stefano, Clivio, Brebbia, Albizzate, Montegrino Valtravaglia, strappando lo scettro ad amministrazioni uscenti di colore opposto, oltre che a Cairate, dove il lumbard Paolo Mazzucchelli viene riconfermato in carrozza. A Besano vince a sorpresa il candidato di Orizzonte Ideale Leslie Mulas chiudendo l’era dell’eterno sindaco Merlino. Il centrosinistra sfrutta al meglio le divisioni sul fronte opposto per riportare a casa Castellanza, con la neosindaca Mirella Cerini, dopo i due mandati di Fabrizio Farisoglio. A rilento gli scrutinii delle grandi città: a Varese avanti Paolo Orrigoni nel testa a testa con Davide Galimberti, a Gallarate si profila il ballottaggio tra Andrea Cassani ed Edoardo Guenzani, a Busto Arsizio il candidato del centrodestra Emanuele Antonelli è nettamente avanti su Gianluca Castiglioni, sul filo della vittoria al primo turno. La decisione definitiva però è rimandata al 19 giugno: gli esiti del ballottaggio decideranno davvero gli equilibri politici della provincia di Varese, intesa come territorio ma anche come ente, visto che Villa Recalcati in autunno, sempre che non vengano abolite le province, potrebbe seriamente tornare nell’orbita del centrodestra. Tutti a casa Ma il vero vincitore è l’astensione: l’affluenza al voto complessiva in provincia di Varese si ferma al 56,91%, quasi dieci punti percentuali in meno rispetto a cinque anni fa. Nelle tre grandi città sono andati a votare meno di sei elettori su dieci. Il record negativo è quello di Gallarate, dove gli elettori crollano dal 69% del 2011 al 55% di ieri. Ma anche a Varese e Busto Arsizio il dato della partecipazione al voto si attesta poco sotto e poco sopra al 56%, tra gli otto e i nove punti in meno rispetto al 64% di cinque anni fa. Il crollo dell’affluenza tocca anche i Comuni più piccoli, se pensiamo che Cremenaga passa dal 79 al 59% o che a Cadegliano Viconago ha votato il 18% degli aventi diritto in meno rispetto a cinque anni fa. Un bagno di sangue della partecipazione alla vita politica, numeri che dovranno far riflettere vincitori e vinti.