Un poker per il Sacro Monte

La Prealpina - 05/09/2023

Commissione Cultura sugli Stati generali del Sacro Monte in Comune, si entra nel merito degli argomenti e dei vari step. La presidente Manuela Lozza parla di “cronoprogramma” e richiama alcune priorità definite a priori.

Quattro i fronti “caldi” evocati da Lozza, sui quali convocare altrettanti appuntamenti, una giornata per ogni tema: cultura e Patrimonio Unesco, vocazione sacra (soprattutto in vista dell’Anno Santo 2025), ripopolamento, sport e turismo.

Ma come affrontare queste quattro priorità? Un incontro aperto a tutte le associazioni interessate (i loro rappresentati potranno intervenire con tempi contingentati), intervento di esperti esterni, tavoli operativi (2-3) da cui fare uscire proposte concrete.

Tematiche importanti, che i commissari rendono in considerazione e discutono. A partire da Simone Longhini (Polo delle libertà), che subito ha richiamato un tema importante, ma assente nell’elenco: «Decisivo per il Sacro Monte è la questione dell’accessibilità, un tema trasversale, una condizione importante per tutti temi che sono stati richiamati». Una “accessibilità attenta all’ambiente, alla sostenibilità”, ha aggiunto Luca Paris (Movimento 5 Stelle).

È intervenuto anche l’assessore alla Cultura, Enzo Laforgia, che ha richiamato «una maggior messa a fuoco degli obiettivi degli Stati generali, escludendo aspetti di ordinaria amministrazione per non appesantire questi tavoli». L’assessore ha comunque rimarcato che «la città non mostra né disinteresse né indolenza verso la montagna sacra, che mostra di essere vivace culturalmente». Anche Alberto Coen Porisini (Varese PratiCittà) ha chiesto di individuare «con precisione gli obiettivi che vogliamo raggiungere, magari dopo che la giunta abbia proposto qualche paletto». Al momento di stabilire la road map per affrontare i vari temi, le quattro tematiche proposte dal presidente Lozza sono state confermate. Probabilmente l’accessibilità sarà abbinata alla questione del ripopolamento.

Quanto, invece, alla tempistica, al termine della Commissione è stata ipotizzata la metà di ottobre che potrebbe segnare l’avvio dei lavori. Un impegno non semplice, che richiederà creatività e innovazione.

Sempre rispettando il delicato equilibrio tra le varie anime del Sacro Monte, aspetti devozionali, turismo, cultura, ma anche la vita quotidiana dei sacromontini. Insomma, un tesoro Unesco unico e prezioso, che, come qualcuno ha ricordato in Commissione, non diventerà mai una nuova Disneyland.

Primo incontro a ottobre

Si concretizzano gli Stati generali sul Sacro Monte. La Commissione Cultura di Palazzo Estense, fulcro dell’iniziativa, discute con attenzione di come può nascere e funzionare questo “think tank”, l’altra faccia della soluzione dei problemi dei residenti. Un luogo in cui riflettere, certo, sui grandi temi, ma senza mai dimenticare che anche questi vanno tradotti in proposte concrete. Un compito arduo e nuovo per la città. Capace di prendere spunto da eventi e appuntamenti (come il prossimo Anno Santo) da valorizzare appieno. In Commissione si collabora, non c’è contrapposizione. Troppo importante la sfida, troppo urgente la necessità che il Sacro Monte possa restare un punto di riferimento per residenti e turisti. A metà ottobre i primi veri passi e poi avanti nel rilancio della montagna più amata dai varesini.