Una ragnatela di ponteggi sul lato lungo dell’ex caserma che si affaccia su via Spinelli. Nuovi lavori di messa in sicurezza? No, quelli sono finiti e sembrano aver ridato stabilità alla Garibaldi. La gigantesca griglia è finalizzata stavolta a mascherare l’immagine, attualmente poco edificante, dell’ex complesso militare, in attesa dell’avvio dei lavori, entro fine anno, per la riqualificazione e quindi la nascita del polo culturale di Varese, con annessa biblioteca. La decisione di ricorrere ai ponteggi come “maquillage” in vista del cantiere non è inedita: ci aveva già pensato la precedente amministrazione ma l’ipotesi era rimasta nel cassetto, anche perché erano subentrate nuove esigenze di messa in sicurezza dell’ex caserma. Ora che la struttura non è più traballante, ecco che la nuova giunta, guidata dal sindaco Davide Galimberti, ha pensato di rinnovare il progetto di lifting da colpo d’occhio. Il piano è immediato e in due fasi: la prima è quella della posa dei ponteggi per tutta la lunghezza del lato su via Spinelli e quindi una schermaglia di circa 1.300 metri quadrati; a seguire verrà issato sulla “ragnatela di ferro” un gigantesco telo raffigurante un’immagine a scelta dell’amministrazione. Con ogni probabilità sarà una proiezione del comparto, cioè come si presenterà la Garibaldi del futuro. Non è escluso però che l’amministrazione si affidi a qualcosa di più artistico, facendosi aiutare da atenei o accademie. L’affidamento dei lavori per mettere insieme il ponteggio dovrebbe avvenire nel giro di una o due settimane; entro fine mese la grande griglia sarà eretta. Il progetto è stato già approvato. Nei prossimi giorni, è convocato un vertice tecnico all’assessorato ai Lavori pubblici, guidato da Andrea Civati, (Foto Archivio) per definire nei dettagli le tempistiche. Di certo, l’opera dovrà essere tempestiva. Essendo infatti una struttura decorativa che resterà al massimo un anno, più slitta e meno diventa utile.
Quanto costa questa operazione? Circa 50.000 euro. «Attualmente la facciata dell’ex caserma prospiciente piazza della Repubblica non rappresenta un biglietto da visita decoroso per la città. La finalità dell’intervento è duplice: celare temporaneamente tale prospetto, per un periodo di un anno, e veicolare un’immagine comunicativa chiara e ben definita sull’idea del prossimo intervento, come segno dell’interesse che l’amministrazione comunale ripone nell’edificio»: così recita la la relazione d’accompagnamento al progetto, scritta dal funzionario dell’assessorato,Mauro Maritan.
Il maxi-telo, da ancorare ai ponteggi come una tela su un fondo con cornice, sarà microforato “mesh”, cioè resistente al vento, non farà la banderuola. Questo in attesa appunto del via al cantiere per la ristrutturazione della Garibaldi e la riqualificazione dio piazza Repubblica, previsto tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. Si tratta della fase uno del masterplan condiviso da Regione (principale finanziatore), Provincia e Comune. La prospettiva è di concludere i lavori nel 2020. Nel frattempo, dovrebbe scattare anche la fase due, cioè la costruzione del nuovo teatro. Questo è il futuro. Il presente è nella ragnatela di ponteggi e nel “quadro” che coprirà la facciata dell’ex caserma. Il passato invece è stato all’insegna di tanti interventi, quasi tutti urgenti, di messa in sicurezza. La Garibaldi, infatti, ha mostrato segni di cedimenti che hanno indotto il Comune, d’intesa col Prefetto, a chiudere al transito via Spinelli, Dal 2014 si sono quindi susseguiti più cantieri, dal rinforzo della facciata mediante grossi tiranti al rifacimento del tetto che stava per crollare, passando per il consolidamento delle fondamenta. Adesso è tempo di maquillage.