LONATE POZZOLO Non ci sarà la piscina nella nuova bozza di centro sportivo a Sant’Antonino. Bensì ci sarà anche il campo da rugby e magari chissà – prima o poi – arriverà pure la danza maori. Certamente le attese erano tante, la popolazione è accorsa lunedì sera all’oratorio di via Madonna in occasione dell’assemblea pubblica sul futuro della frazione e dopo due ore di spiegazioni e di dibattito resta nei cittadini – divisi – un misto di delusione, attesa e pure speranza. Presente in massa la maggioranza di centrodestra – promotrice di questo progetto che vuole essere volano per Sant’Antonino – con in testa il sindaco Danilo Rivoltae l’assessore Antonio Patera (lavori pubblici) ed anche le opposizioni con i Democratici Uniti al completo e assai critici.
La proposta e i costi
La prima proposta è stata illustrata da Fausto Dolci – sindaco di Costa Serina (Bergamo) – e dall’ingegner Fabio Finazzi. Hanno già esperienze nel campo e realizzato il centro sportivo di Lainate. Progetto per conto della società Tipiesse srl con Italgreen spa come costruttore. C’è già anche un soggetto finanziatore. Si tratta di una banca molto importante del Nord Italia. Le carte saranno scoperte dopo. Prima sarà depositata la proposta entro settembre. Poi ci saranno tutte le procedure di un bando di gara aperto, pubblico e trasparente. Qui l’idea è di promuovere un progetto di partenariato pubblico privato attraverso il project financing. Di certo il progetto sembra costoso. Tre milioni e 280 mila euro di opere progettuali, un milione e 300 mila per l’acquisizione delle aree e altre spese per un totale di poco inferiore ai 5 milioni e 200mila euro.
Progetto e dimensioni
Questa proposta è estesa 52mila metri quadrati su un’area vasta e vincolata a struttura sportiva pari a circa 85mila metri quadrati in via Adamello. Di certo c’è lo stralcio della piscina e di due campi da tennis oltre che di due campi polivalenti. Il grosso della proposta contempla un campo da calcio a 11 – 60 metri per 100 – un campo di calcio a 7 – 60 metri per 40 – pista di atletica leggera lunga 400 metri a 6 corsie, gli spogliatoi, due tribune con un totale di quattrocento posti a sedere, area bar e ristoro, 150 parcheggi, aree verdi e la grande novità del campo da rugby. Che ha generato qualche ironia sui social. L’idea di crono programma è la posa della prima pietra nell’autunno 2017, conclusione lavori entro fine 2018 e inaugurazione primavera 2019. Ha detto il sindaco Rivolta: «La nostra missione è guardare avanti e non tornare indietro. Aspettiamo questo centro da decenni».
Riserve e perplessità
Luca Perencin (Democratici Uniti) ha sollevato diverse criticità. In primo luogo i proponenti non hanno pubblicamente detto chi sono i loro rappresentanti trincerandosi dietro il non aver ancora depositato la proposta. Poi ha aggiunto: «Ci sono molti dubbi sulla sostenibilità economica del progetto, Dolci si è trincerato dietro il noi dove per un progetto da cinque milioni di euro ci vuole la massima trasparenza». Ha continuato Perencin: «Era più corretta una presentazione dopo averlo depositato, indicato banche, soggetti finanziatori e tecnici che a fronte di più domande non sono stati svelati». Conclusione: «In passato operazioni diproject financing hanno visto molte variazioni di bilancio giustificate da un incomprensibile avere le mani libere non si sa da chi o da cosa». Insomma «l’amministrazione non brilla per trasparenza e comunicazione». La vigilanza e la soglia di attenzione da parte dei Democratici Uniti su questa spinosa vicenda sarà a livelli molto elevati.