Un anno positivo per le compravendite Nel capoluogo la performance migliore

La Provincia Varese - 12/12/2016

Un anno decisamente positivo, quello che si sta per chiudere, per le compravendite immobiliari sia in Lombardia che in provincia di Varese. Le transazioni fatte registrate nel 2016 non riguardano solo l’ambito residenziale ma anche quello produttivo, tra negozi, attività produttive e terziario. A livello regionale, sono 60 mila gli affari andati e buon fine nelle compravendite di abitazioni, negozi e uffici, nei primi sei mesi del 2016. Sono le città capoluogo, tra cui anche Varese, a far registrare le performance migliori rispetto alle località della provincia. A dirlo sono i dati presentati dalla Camera di Commercio di Milano che ha elaborato i dati dell’Osservatorio del Mercato immobiliare. Confrontando i dati del primo semestre di quest’anno con lo stesso periodo del 2015, si nota chiaramente un netto incremento delle compravendite immobiliari, anche per quanto riguarda la provincia di Varese. Nei primi sei mesi del 2016 sul nostro territorio le compravendite nel solo settore residenziale sono state 4.236, di cui 381 nel capoluogo, con un “peso” a livello lombardo pari all’8%, dietro soltanto a Milano, Brescia e Bergamo, che superano il 10%, ma nettamente davanti a tutte le altre province. Il “peso” regionale della sola città di Varese è invece dello 0.7%. Facendo il confronto con il primo semestre dello scorso anno, l’incremento di transazioni nel settore residenziale è addirittura del 20.5% a livello provinciale, mentre è del 5.3% considerando soltanto Varese. Nei primi sei mesi del 2015, le compravendite di case erano state 3.589 di cui 362 nella Città Giardino. Ancora più significativi gli incrementi delle compravendite tenendo in considerazione il settore non residenziale, che comprende il terziario, il commerciale e il produttivo, ovvero ciò che riguarda da vicino le imprese. In questo ambito, nei primi sei mesi del 2016, in provincia di Varese le transazioni andate a buon fine sono state 434, di cui 41 soltanto nel capoluogo, con un “peso” regionale dell’8.2%, superiore, seppure di pochissimo a quello residenziale. Confrontando i dati di quest’anno con quelli del 2015, l’incremento è del 27.6% per quanto riguarda l’intera provincia, mentre è del 5,5% se si considera solo Varese. Crescono quindi di più, sul nostro territorio, le compravendite non residenziali. Numeri importanti ma non da record; il primato spetta a Milano, Mantova e Brescia, ma Varese è decisamente sopra la media lombarda che è del 13.3% per il non residenziale. La crescita degli scambi di uffici e negozi è determinato anche da una stabilizzazione dei prezzi che è ormai in corso. Un momento decisamente favorevole e di risveglio che ha inevitabilmente risentito molto della crisi economica. Il dato relativo alle compravendite immobiliari, vista la sensibilità del settore, rispetto al contesto economico generale, fa ben sperare in una ripresa del sistema produttivo e dei consumi delle famiglie, decisivi per far ripartire tutta l’economia dopo gli anni della crisi mondiale.