Tre banche al prezzo di simbolico di un euro. No, non è l’ultima promozione in stile supermarket. È tutto vero. Ieri, i consigli di sorveglianza e di gestione di Ubi Banca si sono riuniti per approvare l’offerta definitiva e vincolante per l’acquisto di Nuova Banca Etruria, Nuova Banca Marche e Nuova Cari-Chieti, tre delle “good banks” salvate ormai più di un anno fa (la quarta, Nuova CariFerrara, dovrebbe essere acquisita dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, ndr). Le condizioni della proposta saranno ufficializzato stamani poco prima dell’apertura della Borsa. Secondo le previsioni, l’istituto di credito, guidato dal consigliere delegato Victor Massiah e, come noto, ben radicato nel territorio della provincia di Varese, verserà un simbolico euro per garantirsi le “good bank“, per poi procedere successivamente a un aumento di capitale stimato in circa 400 milioni di euro per riportare i coefficienti patrimoniali ai livelli precedenti all’acquisizione. L’incremento, in termini di quota di mercato, sarà nell’ordine dell’1%, anche se non è esclusa la cessione di alcuni sportelli nelle Marche, dove Ubi controlla già la Popolare di Ancona. Precisato che il via libera avviene dopo che non è stata presentata nessuna contro offerta (entro il termine di lunedì 9 gennaio), la conclusione dell’operazione di acquisto dovrebbe perfezionarsi entro marzo ed è subordinata, tra l’altro, alla cessione al Fondo Atlante di 2,2miliardi di euro dello stock di crediti deteriorati in pancia alle tre banche, in risoluzione insieme a CariFerrara da novembre 2015 per realizzare la pulizia dei bilanci, che è una delle condizioni poste Massiah per realizzare un’operazione che deve creare valore per la banca e non assumere le sembianze di un salvataggio. L’offerta vincolante di Ubi dovrà comunque avere, tra gli altri, il via libera di Bankitalia e Banca Centrale Europea. Proprio nel giorno dei consigli sUbi Banca ha chiuso la seduta di Borsa in rialzo a 2,83 euro (+1,07%).