«Il lago di Varese lo possiamo
risanare dall’inquinamento
soltanto lavorando insieme,
remando tutti nella stessa direzione».
Ne è convinto Franco Martino,
dallo scorso giugno sindaco
di Daverio e da pochi giorni
presidente dell’Associazione
dei Comuni del lago di Varese.
Domani si riunirà l’assemblea
dei sindaci, la prima sotto la
presidenza Martino, che è subentrato
al sindaco di Bodio
Lomnago Eleonora Paolelli e
che tra sei mesi, come prevede
il regolamento dell’associazione
stessa, lascerà a sua volta
l’incarico al primo cittadino di
Azzate e attuale vicepresidente
Gianmario Bernasconi. «La
riunione di mercoledì servirà
soprattutto a fare il punto della
situazione – spiega Martino –
compresa quella dell’esame
delle possibile soluzioni per
combattere il problema dell’inquinamento».
Le misure anti-inquinamento
Tra le ipotesi più accreditate
sinora c’è quella del prelievo
ipolimnico, per eliminare il fosforo,
una delle cause principali
dei mali del bacino varesino.
«Sul tavolo dell’associazione
dei Comuni sono arrivate diverse
ipotesi, di natura più o
meno scientifica – prosegue il
sindaco – valuteremo insieme
qual è l’ipotesi migliore».
I primi cittadini del lago sono
consapevoli che bisogna
agire in fretta e che il momento
delle decisioni è arrivato; l’associazione
si riunirà ogni due
settimane. «Sicuramente proseguiremo
con gli sfalci delle
piante infestanti nella maniera
più efficace possibile – sottolinea
Martino – il nostro auspicio
è che l’associazione si possa
allargare anche ad altri Comuni
com’è capitato recentemente
con Casciago e Comerio».
Paesi che pur non essendo
bagnati direttamente dalle acque
del lago di Varese, gravitano
sul bacino. «Il mio obiettivo
è riprendere i contatti con tutti
i soggetti coinvolti e interessati
al lago, per lavorare insieme
all’unico obiettivo che è quello
del risanamento delle acque»
afferma il neopresidente. Regione,
Provincia, Ato, i Comuni,
l’Osservatorio del lago, la Navigazione;
tutti devono sedere al
tavolo e l’associazione vuole
svolgere un ruolo di collante.
La giusta sensibilità
«I singoli Comuni hanno una
capacità limitata d’intervento,
soprattutto per questioni economiche
– osserva Martino –
per questo occorre lavorare insieme,
comprese le associazioni
ambientaliste».
Anche perché sarebbe tutto
il territorio a beneficiare di un
lago finalmente risanato, pulito
e a misura di famiglie. «In
gioco non c’è soltanto la questione
dell’inquinamento, ma
del futuro di tutto il territorio
che gravita attorno al lago, in
termini di riqualificazione urbanistica
delle sponde, ma anche
di tutela ambientale e di rilancio
turistico e culturale della
zona» dichiara il sindaco di
Daverio. Il futuro ruota attorno
al lago di Varese, che potrebbe
fare da volano anche a livello
turistico ed economico. Il neo
presidente dell’associazione
dei Comuni ci crede. «Se ciascuno
degli attori coinvolti
avrà la giusta sensibilità e tutti
remeranno nella giusta direzione
– conclude Martino – sono
sicuro che la situazione migliorerà
e che potremo arrivare
ad avere un lago bello e pulito,
dove ritornare a fare anche il
bagno, come si poteva fare una
volta».