La campagna elettorale è appena cominciata ma già il primo tema amministrativo (l’unico, per la verità) è stato affrontato. Ed è il Maga, croce e delizia dell’amministrazione di Edoardo Guenzani che ne riconosce l’enorme valore ma si rende conto che, in tempi di vacche magre, non è difficile mantenerlo. Proprio per questo è stato lanciato un piano di sostenibilità che ha portato a un progressivo taglio dei contributi (ora 650mila euro l’anno) e allo scorporo delle utenze dai costi a carico dell’ente locale.
Di questo e di molto altro ancora si è parlato durante la commissione Cultura di ieri sera convocata dal presidente Aldo Lamberti, durante la quale è stato presentato un ampio e dettagliato report su un’annata intera di iniziative. Novantasei pagine in cui vengono messi nero su bianco i dati. Alla faccia di chi non conosce la realtà del museo e che pensa che le attività siano circoscritte solo alle esposizioni. In verità il menù delle proposte è davvero molto vasto, all’insegna di un concetto, spiegato in premessa dal presidente Giacomo Buonanno e dalla direttrice Emma Zanella, che è il seguente: «Ogni nostro progetto, ogni nostra azione sono guidati dalla consapevolezza dell’importanza di questa istituzione museale e dal senso di responsabilità nei confronti della comunità che la sostiene».
Le cifre, dunque, parlano di apertura per 360 giorni l’anno che corrispondono a 3.550 ore. «Ogni giorno è il giorno giusto – spiegano i responsabili – per mostrare, ascoltare, accogliere, spiegare, progettare e rilanciare». All’attività principale del Maga si sommano quelle del Leone da Perego di Legnano e del terminal 1 di Malpensa in un anno – il 2015 – che è stato quello della riapertura completa del museo di via De Magri dopo il devastante incendio del 14 febbraio 2013. 5.406 opere caratterizzano l’intera collezione dell’ex Gam che ha avuto il suo fiore all’occhiello nella rassegna dedicata a Missoni nell’anno di Expo. A consuntivo sono stati 41.015 i visitatori della mostra, nuovo record per il museo che ha offerto nell’anno appena trascorso anche le esperienze di Gianni Caravaggio e quelle di “Voglio vedere le montagne”.
Nel contempo sono stati svolti i laboratori didattici e le numerose altre iniziative come la rassegna cinematografica, il jazz, il Maga Estate e gli incontri con gli autori. Diversi, anche gli eventi, a conferma che il museo di via De Magri è diventato un punto di riferimento a tutto tondo. Un presidio culturale, ma non solo. Che quest’anno festeggia i cinquant’anni di fondazione.