Lotta all’abusivismo nel settore della consulenza professionale: un problema pericoloso per i cittadini che, ignari, potrebbero affidarsi a figure non qualificate in materia di gestione del personale dipendente.
Ecco perché i Consulenti del lavoro di Varese hanno appena organizzato il convegno “La tutela dall’abusivismo e la promozione della professione attraverso qualità ed etica: quale futuro?”.
«I vertici degli enti e delle istituzioni coinvolte – spiega il presidente dell’Ordine varesino, Vera Lucia Stigliano -, hanno subito aderito alla nostra iniziativa. Il problema è molto sentito dalla nostra categoria, a partire dalla nostra presidente nazionale, Marina Calderone, che con la sua presenza ha dato un’impronta forte ai lavori della giornata. Molto importante inoltre il contributo del presidente della Fondazione Studi Rosario De Luca, al quale si sono aggiunti quelli del consigliere nazionale dei Consulenti del lavoro Luca De Compadri e infine di Ignazio Leotta, componente della Commissione Deontologia del Consiglio nazionale del notariato. L’ incontro – prosegue Vera Stigliano – «ha voluto innanzitutto dare un segnale forte poiché è importante che si sappia che il professionista è una garanzia. E questo vale anche e soprattutto quando si parla di lavoro e di tutte le attività collaterali e accessorie quali buste paga, tipologie contrattuali. Il consulente del lavoro garantisce una tutela su molteplici fronti».
«Noi controlliamo, vigiliamo e siamo sempre attenti a denunciare eventuali scoperte di “abusivi” che esercitano la nostra professione sotto le più disparate forme», conclude Ferdinando Butto, presidente dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro (Ancl-up).