Trentamila giochi nocivi sequestrati nel VaresottoControlli mirati di Finanza e Camera di commercio

La Prealpina - 23/02/2016

Un’invasione di merci pericolose: giocattoli, elettrodomestici, ma anche prodotti di bellezza, unghie finte, ricambi per auto, vestiti realizzati con materiali scadenti e spacciati per vero made in Italy. Grazie all’azione congiunta di Camera di commercio e Guardia di finanza a tutela dei consumatori, nella sola provincia di Varese nel 2015 sono stati sequestrati ben 245mila prodotti dannosi.

Il dato più eclatante è quello relativo al numero dei giocattoli intercettati e quindi distrutti, poco prima che finissero pericolosamente nelle mani dei bambini: in totale sono stati 29.957. Nel mirino sono finiti oltre 100mila tra accessori per unghie e le stesse unghie finte. E due autoriparatori sono stati segnalati dalla Polizia Locale per esercizio abusivo dell’attività. L’obiettivo è garantire la maggior sicurezza possibile e quindi la miglior trasparenza del mercato: qui s’inserisce l’attività della Camera di Commercio. Attraverso il suo Ufficio Verifiche Amministrative, l’ente camerale effettua, a seconda dei casi, le ordinanze di dissequestro o di confisca e di distruzione delle merci che, a seguito di ispezioni della Guardia di Finanza nelle strutture di produttori e rivenditori, siano risultate non corrette nell’etichettatura o perfino pericolose per la presenza di materiali o sostanze che possano arrecare danni all’uomo, alle cose o all’ambiente.

Non meno di rilievo sono le cifre che riguardano il materiale elettrico: 4.063 pezzi.

Non mancano poi 268 sequestri di prodotti nel settore moda e abbigliamento per uso scorretto del marchio d’impresa nell’ambito della più ampia tutela del Made in Italy. «Un tema quest’ultimo – ricorda il presidente Renato Scapolan (foto) – che è da sempre al centro dell’attenzione della Camere di Commercio, tanto più che proprio in queste settimane alla Camera è in discussione la nuova legge per la tutela del Made in Italy. Dovrebbero così essere introdotti contributi per gli imprenditori che investono in codici a barre, etichette e microchip di ultima generazione, non replicabili, da applicare ai loro prodotti. Contributi che, nel concreto, possono rendere più conveniente e diffusa l’adozione di strumenti per favorire la tracciabilità e tutelare lo stesso Made in Italy, con ciò che di positivo ne consegue per i consumatori, per le imprese e l’occupazione».

È utile seguire alcuni semplici avvertenze, che consentono un acquisto privo di pericoli. In particolare, per i prodotti elettrici le confezioni devono essere integre, riportare il nome del costruttore oppure quello dell’importatore, la provenienza, la marcatura Ce, le avvertenze e modalità d’uso in italiano ed eventuali marchi di qualità.

Per i giocattoli, invece, le confezioni devono riportare in lingua italiana: il nome oppure la ragione sociale o il marchio e l’indirizzo del fabbricante o del responsabile dell’immissione sul mercato; le avvertenze sulle fasce d’età consigliate e le precauzioni d’uso per la manutenzione e il montaggio; la scritta “Attenzione. Da usare sotto la sorveglianza di adulti” nel caso di giocattoli che riproducono apparecchi destinati agli adulti e per giocattoli che contengono prodotti chimici; le eventuali avvertenze specifiche legate al tipo di giocattolo.