Trasloca lo stabilimento della A-27 Altra giornata di proteste a Rancio

La Prealpina - 22/03/2017

Dopo quella di settimana scorsa, ieri è stata un’altra giornata di agitazione sindacale per la A-27, azienda leader a livello nazionale nella produzione di dessert da pasticceria. Un presidio davanti alla fabbrica di viale Valganna, cui ha fatto visita anche il sindaco Simone Castoldi, ha ricordato alla proprietà le rivendicazioni economiche sia dei lavoratori già trasferiti nella sede centrale di Gattico, sia di tutti gli altri. E domani si replica, in attesa di un confronto tra le parti atteso per il 4 aprile. Così spiega la situazione Mustafa Elkarti, referente della Rsu: «Esiste un problema di fondo: per chi abita in Valcuvia, cioè la quasi totalità dei dipendenti, andare e tornare da Gattico comporta farsi ogni giorno un centinaio di chilometri in auto, perché non esistono collegamenti diretti con mezzi pubblici, pari ad almeno duemila chilometri al mese. A parte i disagi legati al tempo in più trascorso lontano dalla famiglia (almeno tre ore al giorno), esiste un’evidente problema di costi che l’azienda non vuole riconoscere. Quello che chiediamo è un aiuto in questo senso, l’apertura di un tavolo di confronto, ma fino ad oggi non c’è stata data risposta». Va ricordato che la A-27 ha promesso quantomeno il mantenimento dei posti di lavoro per tutti i dipendenti che accetteranno il trasferimento, cosa non da poco visti i tempi che corrono. Ma rimane il fatto che la vita di un centinaio di persone risulterà dal prossimo mese di luglio – data scelta per la chiusura definitiva di Rancio – messa sottosopra e senza nemmeno un incentivo economico in cambio. Tutto ciò senza dimenticare, come ha fatto lo stesso primo cittadino, che la chiusura del sito di Rancio (decisione su cui non esiste al momento possibilità di ripensamento) coincide con un altro pezzo del sistema economico e produttivo della Valcuvia che muore. Una delle zone storicamente meno sviluppate della provincia, capace di conoscere un discreto risveglio solo negli ultimi cinquant’anni, continua a vedere da quasi dieci anni un progressivo impoverimento segnato dalla chiusura di decine di attività piccole e medie. Sono posti di lavoro che se ne vanno e che difficilmente potranno tornare indietro. Ciò spiace ancora di più per una realtà radicata nel territorio locale come A-27, che giusto tra un anno festeggerà i primi quarant’anni di vita essendo stata fondata a Rancio nel 1978 da Ercole Lucchini, imprenditore varesino con l’idea di produrre gelati e che poi passa al settore dei dessert freschi. Intuizione che ha saputo incontrare i gusti del pubblico, tanto che l’azienda è via via cresciuta fino ad inglobare marchi di notevole successo sul mercato come Bontà Divina ed altri venduti nella grande distribuzione. «Attualmente – si legge sul sito – grazie ad un valido gruppo di professionisti dei reparti commeciale, marketing, ricerca-sviluppo e produzione, A-27 spa è l’azienda di riferimento nel comparto dessert freschi specialità».