Tornei Giovani Leggende e Garbosi: il mondo va a canestro a Varese

Il Giorno - 30/03/2018

Pasqua e basket, un connubio che tradizionalmente affascina Varese e la sua provincia, esaltandone la passione cestistica, ma anche un affare economico e di immagine stimato in non meno di 150mila euro. Due le manifestazioni che in questi giorni catalizzeranno gli interessi degli appassionati non solo varesini di basket, il trofeo Garbosi e il trofeo Giovani Leggende. Quest’ultimo, riservato alla categoria under 16 era nato 29 anni fa per ricordare l’ex giocatore dell’Ignis Sergio Rizzi e poi Graziano Barilà, scomparso giovanissimo. Il Garbosi è un memorial voluto ormai trentanove anni or sono da Paolo Vittori nel ricordo di Rico Garbosi, allenatore della Pallacanestro Varese del primo scudetto nel 1961, che manda in campo formazioni composte da giovanissimi fino ai 14 anni.
Tornei che, oltre all’aspetto agonistico, hanno l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze tra giovani provenienti da diverse parti del mondo e quello di far conoscere ad atleti, tecnici e familiari le bellezze del territorio che li ospita. L’edizione 2018 del Giovani Leggende – iniziata ieri sera e la cui finale verrà disputata nel pomeriggio di Pasquetta a Malnate – sarà probabilmente una delle più importanti di sempre a livello tecnico: l’elevato numero di protagoniste straniere, ben cinque con la solita attrazione del Team Ohio affiancata dalle migliori scuole della tradizione europea, come il Partizan Belgrado e le tedesche Bayern Monaco, Bamberg e Ulm, darà grande lustro alla manifestazione.

“Mai come quest’anno – afferma Patrizio Palmieri presidente della 6Sport che ne cura l’organizzazione – c’è stato interesse verso il Giovani Leggende da parte di squadre di fuori regione e dall’estero: saranno otto le non lombarde al via, record assoluto nell’attuale formula a 16 squadre. Questa attenzione ci gratifica e ci spinge a proseguire. Spiace un po’ il calo di squadre locali desiderose di confrontarsi con realtà internazionali di alto livello, nell’ottica di un confronto non soltanto tecnico ma anche sociale per l’ospitalità nelle case dei ragazzi varesini che propone una forma concreta di interscambio culturale”. Il Garbosi vedrà impegnati ragazzi provenienti non solo da diverse regioni italiane, ma anche dalla Bosnia Erzegovina. “Se la gran parte dei ragazzi risiede in famiglie varesine che li ospitano – ricorda Paolo Vittori – rimangono società che usufruiscono dei servizi alberghieri. Considerando tre pernottamenti in media, si arriva ad almeno 500 complessivi”.

Persone che nei giorni del torneo avranno modo di visitare la città, effettuare acquisti, favorire l’economia a conferma di quanto lo sport sia anche un formidabile strumento di valorizzazione turistica del territorio: “Arrivi e soggiorni di atleti, tecnici e dirigenti generano un interessante giro d’affari – sottolinea il presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi -, con ricadute economiche a favore delle strutture ricettive del nostro territorio. Come Camera di Commercio abbiamo dato vita alla Varese Sport Commission proprio allo scopo di valorizzare, attrarre e dar risalto a sempre più eventi delle varie discipline, agonistici e non, in grado di muovere praticanti e appassionati, familiari e accompagnatori». In particolare, per quanto concerne i due tornei cestistici del fine settimana pasquale, un’analisi condotta sui dati degli anni scorso dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio stima un ritorno per il sistema economico della provincia non inferiore ai 150mila euro.