Da qualunque lato la si guardi, la faccenda della Tari – cioè il suo annunciato aumento – suscita un moto di polemiche nei partiti d’opposizione. Perché l’intenzione della giunta di procedere con il ritocco delle aliquote non allarma solo i commercianti.
«È una presa in giro rispetto a quanto ci hanno raccontato in campagna elettorale», spiegaMassimo Brugnone, consigliere comunale del Pd. «Se si aumenta la tassa rifiuti – aggiunge Claudia Cerini del Movimento 5 Stelle – si vanno a mortificare tutti gli sforzi compiuti per fare una migliore raccolta differenziata ed essere virtuosi».
Insomma, far spendere di più per ritirare le pattumiere, è una scelta impopolare ma è anche l’unica che il sindaco Emanuele Antonelli ritiene percorribile per arrivare al pareggio di bilancio. «Per anni ci hanno detto che eravamo il miglior Comune della provincia», ironizza Brugnone. «Intanto però il 2017 è iniziato con i numeri della popolazione in calo (altro che aumento dell’attrattività perché i bustocchi se ne sono andati) e con l’annuncio dell’aumento delle tasse perché siamo in perdita». Per il giovane esponente del centrosinistra «è chiaro che qui ci hanno presi in giro solo per arrivare “puliti” alla campagna elettorale e far arrivare il salasso a inizio gennaio. Questo non è amministrare, non è prendersi le proprie responsabilità, ma solo lucrare sulle spalle dei cittadini. Nella discussione sul bilancio ne chiederemo conto».
Un’ottica ambientale è invece quella con cui si pongono i pentastellati bustesi. E Cerini, da sempre protagoniste nelle battaglie su Accam e raccolta rifiuti, legge in questo preannunciato aumento dell’aliquota sui rifiuti, uno schiaffo sia all’impegno dei cittadini che ai proclami degli anni passati. «Aumentano la Tari perché è l’unica voce su cui si può far cassa», afferma. «Così facendo tuttavia si dice alla gente che può anche essere virtuosa e diligente nel gestire i propri scarti con attenzione, ma alla fine benefici economici non ne avrà, anzi avverrà il contrario». Quindi Cerini ricorda: «Visto che già la precedente amministrazione comunale approvò una mozione per introdurre la tariffa puntuale, che a questo punto si lavori in quella direzione, dando un senso a tutta la fatica che molti fanno per essere rispettosi del territorio. La Tari, come tutte le tasse, dev’essere equa. Non può rappresentare la ciambella di salvataggio dopo anni in cui si sono sprecate le risorse».
«Per molti sarà il colpo di grazia»
Il sindaco Emanuele Antonelli ha alzato le braccia: «Spiacenti, ma non possiamo fare diversamente. Eppure Romeo Mazzucchelli (foto), presidente dell’Ascom di Busto e della Valle Olona, sul caso della Tari è stato chiaro: «Spero che certe voci che ho sentito di innalzamento dell’aliquota non siano vere, saremmo costretti a prendere una posizione dura in merito a tutela dei nostri commercianti». Di più: «In un momento già difficile per le attività locali, che si confrontano con la concorrenza sempre più spietata dei centri commerciali, sarebbe in molti casi il colpo di grazia». Oltretutto Mazzucchelli ritiene l’imposta sullo smaltimento rifiuti non solo gravosa ma anche iniqua: «Molti negozianti pagano uno sproposito a causa di metrature espositive elevate che però nei fatti non comportano una produzione di scarti».