Due grandi ex ai vertici delle municipalizzate varesine. Franco Taddei, assessore alle Grandi opere della seconda giunta del sindaco leghista Aldo Fumagalli, e Alfonso Minonzio, già sindaco di Gazzada Schianno, da sempre vicino all’Udc, sono stati nominati rispettivamente presidente di Avt, la società che si occupa della gestione della sosta e della funicolare, e amministratore unico di Aspem Reti, la società patrimoniale del Comune che ha in concessione il lido della Schiranna. Il decreto è stato firmato ieri, nel pomeriggio, dal sindaco Davide Galimberti che nel fine settimana, tra sabato e domenica mattina, aveva esaminato tutti i curricula e fatto le scelte «in base alle competenze e le professionalità dei candidati». E per i due nuovi timonieri delle municipalizzate, «mi hanno colpito le loro alte professionalità e l’esperienza nella gestione di società e in campo amministrativo» ha spiegato l’inquilino di Palazzo Estense in serata, al termine della giunta. Taddei, laureato in fisica, ha lavorato per anni nel settore della ricerca per conto di Eni e insegnato all’università. Nella giunta Fumagalli aveva la deleghe alle Grandi opere. Partito di appartenenza? All’epoca Forza Italia che ha però abbandonato ormai da un decennio senza abbracciare, ufficialmente, altri schieramenti. Ieri, fresco di notifica, Taddei ha dichiarato grande soddisfazione per l’incarico di presidente di Avt, annunciando di volersi impegnare per rendere più competitiva (e meno in perdita) la funicolare del Sacro Monte. Nel consiglio di amministrazione dell’Azienda varesina trasporti, controllata al 100% dal Comune, sono stati quindi designati Marco Zamberletti e l’avvocato Samanta Mazzola, entrambi candidati al Consiglio comunale (ma non eletti) nello schieramento di Galimberti, quindi il centrosinistra. Ultima nomina firmata ieri quella di Roberta Bianchi rappresentante del Comune di Varese mel consrozio Bim Ticino. Galimberti ha annunciato che le designazioni in Aspem Spa, società ora confluita in A2A, che si occupa dei servizi di gas, acqua e nettezza urbana, verranno fatte a breve, forse già oggi. Le candidature, sia per Avt, sia per Aspem Reti, erano tante: una quarantina per ciascuna municipalizzata. E il sindaco ha tenuto molto a sottolineare che il suo metro di giudizio è stato rivolto unicamente a capacità, professionalità e «disponibilità di tempo», ignorando l’affinità politica. Anche se, potrebbe obiettare qualche maligno, tutti le nomination nelle partecipate hanno o hanno avuto un contatto, più o meno stretto, con la politica, anche solo da candidati che hanno portato l’acqua (elettorale) al mulino del sindaco vincitore. Galimberti ha quindi spiegato che, essendo Avt e Aspem Reti di mano completamente pubblica (municipale), le linee di indirizzo spetteranno all’amministrazione comunale. Come dire: i presidenti dovranno seguire la rotta che verrà tracciata da Palazzo Estense.