Buone nuove dal gruppo Nerviano Medical Sciences. Il centro di ricerca oncologica nervianese, ancora oggi di proprietà pubblica (della Regione Lombardia), ha stipulato un accordo con MediaPharma, un’azienda biotech svizzera impegnata nella ricerca e sviluppo di anticorpi. Nello specifico, Nms, una delle società del gruppo presieduto dall’ad Andrea Agazzi, darà in licenza una propria tecnologia “drug-linker”(che consente di veicolare un farmaco citotossico elaborato in quel di Nerviano) così da aiutare la società partner a sviluppare un nuovo anticorpo coniugato che ha come obiettivo ultimo l’aggressione delle cellule tumorali. In base all’intesa, Nms riceverà compensi legati allo sviluppo del prodotto e royalty per l’accesso alla sua tecnologia, per la quale si farà comunque carico dell’intero processo di produzione e fornitura. «Questa collaborazione con Nms porta a MediaPharma grandi risorse per integrare la competenza nel settore dell’immuno-oncologia, in particolare per mettere a punto un nuovo anticorpo coniugati contro bersagli chiave e offrire nuove speranze ai pazienti», ha dichiarato Jean-Frédéric Sauniere, l’ad di una realtà nata nel 2009 come spin-off dell’università Gabriele D’Annunzio di Chieti.
«Gli anticorpi coniugati – spiega Stefano Iacobelli, co-fondatore e direttore scientifico di Mp – rappresentano un settore in sviluppo nel campo oncologico, con il potenziale di ottimizzare il rilascio di farmaci anticancro all’interno del tumore». Una strategia più mirata rispetto alla chemioterapia tradizionale, in grado di colpire le cellule malate risparmiando in modo maggiore quelle sane. «Al momento sono tre gli anticorpi coniugati autorizzati nella terapia antitumorale, ma tutte le principali aziende farmaceutiche sono attive su questo fronte», ha puntualizzato Iacobelli. «Siamo molto lieti di avere siglato questo accordo con MediaPharma», gli ha fatto eco Barbara Marenco, presidente di Nerviano Medical Sciences. «La nuova intesa segna un traguardo sulla strada delle alleanze strategiche» perseguita dal centro lombardo, «e siamo entusiasti alla prospettiva di espandere la nostra piattaforma tecnologica drug-linker per veicolare una cura attraverso nuove collaborazioni di valore». A luglio erano stati resi noti gli ottimi risultati ottenuti da una nuova molecola sviluppata nei laboratori di via Pasteur in stretta sinergia con l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’ospedale Niguarda di Milano. Entrectinib, questo il nome della molecola, è stato definito un farmaco «potente e selettivo» e ha mostrato «un’ottima tollerabilità e un’intensa efficacia clinica».