C’è la soluzione all’aumento della tassa sui tavolini. Non assumere due dipendenti comunali. Sembra una provocazione, non lo è affatto. E’ la proposta messa nero su bianco dal consigliere comunale di Forza Italia Simone Longhini, ex assessore al personale, che ha illustrato la sua idea in sei, articolati emendamenti al bilancio di previsione, in discussione da lunedì nel Salone Estense. Longhini fa proprie le lamentele dei commercianti in rivolta contro l’ipotesi di innalzare il Canone per l’occupazione di suolo pubblico, fino al raddoppio delle tariffe attuali. «Gli emendamenti devono proporre anche la soluzione, la copertura economia? Benissimo, propongo di evitare nuove assunzioni in municipio, visto che si spenderanno, per 16 persone, 500mila euro in più». In particolare, Longhini critica l’ipotesi dell’assunzione di un esperto di marketing territoriale e management eventi («vi sono risorse interne all’amministrazione che possono svolgere un ruolo simile) ma si ipotizza anche la riduzione del numero di “nuovi” coordinatori amministrativi. È vero che il turn over per pensionamento è elevato in questi mesi «ma credo che si possa decidere di risparmiare su due assunzioni per evitare l’aumento, tanto contestato, del Cosap». Negli ultimi anni dell’amministrazione Fontana, «si era deciso per il blocco delle assunzioni, proprio per evitare altre fuoriuscite di denaro dalle casse comunali, una scelta politica: 865 dipendenti sono molti, non servono altre spese». Il consigliere forzista sostiene che per alcune figure professionali, come quella di esperto di marketing territoriale e management eventi, le assunzioni siano inutili.
Altro tema delicato del bilancio sul quale il consigliere forzista Longhini chiede un intervento è quello della convezione con le scuole dell’infanzia paritarie. Un altro intervento o meglio, un altro impegno con uno strumento che si chiama ordine del giorno al bilancio di previsione e prevede che consiglio comunale, sindaco e giunta si impegnino su una questione La seguente: garantire i finanziamenti, senza ritocchi sostanziali al ribasso, alle scuole materne paritarie che sono una quindicina in città (molto più di quelle comunali e statali). Il bilancio parla infatti della copertura fino a scadenza della convenzione, la prossima estate, e non parla ancora del futuro. «Chiedo invece un impegno di Palazzo Estense a procedere in tempi rapidi al rinnovo della convenzione che scadrà in agosto e che era stata sottoscritta nel 2013». Le materne paritarie ospitano circa 1.300 bambini (le altre scuole solo 300) e ricevono al momento 2 milioni 290mila euro l’anno. «Se la quota si riducesse, le scuole sarebbero costrette a aumentare le tariffe, aumenti che ricadrebbero sulle famiglie». Da qui la richiesta di procedere in tempi rapidi mantenendo le cifre attuali della convenzione.