Proprio l’indomani dell’approvazione definitiva da parte del Parlamento italiano della nuova legge che regola le unioni civili, alla BTicino di Varese ieri mattina, è stato firmato un accordo aziendale con i sindacati, che introduce nuovi diritti per le coppie omosessuali che lavorano per il gruppo. Un accordo che rappresenta un unicum, per il momento, per le imprese della provincia di Varese. Dignità e uguaglianza BTicino e Fiom Cgil Varese e Fim Cisl dei Laghi hanno firmato un accordo che introduce una serie di diritti a favore dei dipendenti dell’azienda che hanno contratto matrimonio all’estero e che d’ora in avanti lo faranno in Italia. L’azienda varesina, che fa parte del gruppo francese Legrand, estenderà in particolare, alle coppie dello stesso sesso, il congedo matrimoniale, i permessi per decesso e infermità del coniuge, così come anche il congedo per gravi motivi famigliari. Attualmente, questi diritti, nel nostro Paese, sono riservati esclusivamente alle coppie eterosessuali, creando di fatto una discriminazione indiretta rispetto al quadro legislativo vigente in altri Paesi. «È ormai consapevolezza diffusa, che la nostra società sia caratterizzata da legami affettivi di convivenza stabile e duratura a cui in Italia, per il momento, non è riconosciuto alcun vero diritto» afferma Lucio Tubaro, direttore risorse umane di BTicino. Il mondo produttivo al pari della stessa società civile, dimostra anche in questa occasione di essere più avanti rispetto alle leggi. «Abbiamo voluto intervenire su una lacuna che il nostro Paese fatica a colmare, anche se proprio l’altro ieri è stato approvato il disegno di legge sulle unioni civili; ma il nostro accordo va comunque ben oltre» prose- « Non abbiamo aspettato che la politica sciogliesse le annose contraddizioni e le irritanti diatribe gue Tubaro. L’accordo tra i vertici dell’azienda con le rsu e i sindacati è stato pieno. «Non possiamo negare – sottolinea il direttore – che il processo sia ancora in una fase embrionale e con marcata distanza rispetto a quanto è da tempo realtà nella maggior parte degli altri Paesi europei; su questo specifico tema, abbiamo trovato una buona intesa con le organizzazioni sindacali. Una convergenza che ci ha portati a siglare l’accordo nell’interesse primario di garantire pari dignità sociale e uguaglianza a tutti i collaboratori». BTicino si farà completo carico dei costi aziendali determinati dall’utilizzo dei permessi previsti nell’accordo firmato ieri. Un grande risultato «È un grande risultato – commentano Stefania Filetti (Fiom Cgil) e Angelo Re (Fim Cisl) – è stato concordato il riconoscimento di alcuni diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che si sposano con persona dello stesso sesso; un importante passo avanti, che riconosce pari dignità sociale ed uguaglianza a tutti i lavoratori BTicino. Non abbiamo aspettato che la politica sciogliesse le annose contraddizioni e le irritanti diatribe ideologiche – proseguono i sindacati – non è una cosa che deve sorprendere; in fabbrica, la società c’è, vera e attenta ai propri bisogni. Ora queste attese hanno una risposta; a questo serve la contrattazione».