Stazioni, i soldi ci sono. Tutti

La Prealpina - 09/01/2017

Il sigillo a garanzia della sostenibilità dell’operazione sta nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della graduatoria dei progetti ammessi che vede Varese al 61esimo posto, su un totale di 120 progetti presentati. Dati e classifiche che per i vertici di Palazzo Estense si traducono, nero su bianco, in «un assegno da 18 milioni di euro per l’attuazione del progetto Stazioni». L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri: «La graduatoria dei progetti ammessi va letta insieme alla legge di bilancio approvata dal Governo – spiega il sindaco Davide Galimberti – in cui si conferma che il finanziamento c’è ed è realtà nonostante i tanti “uccelli del malaugurio” che speravano che Varese venisse esclusa». Infatti, come spiegano dagli uffici comunali, il Comma 141 della Legge di Bilancio recentemente approvata dispone che «al fine di garantire il completo finanziamento dei progetti selezionati nell’ambito del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città metropolitana e dei Comuni capoluogo sono destinate ulteriori risorse a valere sulle risorse». Grande soddisfazione, dunque, per il sindaco Galimberti e per l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Civati per «essere riusciti in pochissime settimane, e senza aver ereditato a differenza di altre realtà alcun progetto da presentare – proseguono da Palazzo Estense -, a predisporre un progetto credibile che oltre ad aver ottenuto i requisiti di ammissibilità è stato giudicato in maniera positiva».

Le linee guida dal piano comprendono collegamenti con passerelle aeree tra le stazioni ferroviarie, Giubiano e piazzale Kennedy, poi un «bus terminal» al posto delle fermate accanto all’ara del mercato, e infine la riqualificazione del centro diurno di via Maspero. «Se solo avessimo avuto qualche settimana in più per affinare il progetto – ha aggiunto Civati – saremmo arrivati tra i primi. In questi giorni i progettisti sono già al lavoro per definire il miglior progetto possibile in vista del finanziamento». «Ma quello che conta – concludono dal Comune – è che Varese ha in tasca 18 milioni di euro per attuare l’importante progetto che la città aspetta da decenni».

«Pronti a ripartire, sarà un anno decisivo»

 

Ormai (quasi) archiviate le vacanze di Natale e d’inizio anno, a Palazzo Estense la macchina amministrativa si prepara a rimettersi in movimento. Anche se, commenta il sindaco Davide Galimberti, «non si è mai fermata, c’è stato solo un rallentamento delle attività, ma abbiamo continuato a lavorare sui progetti prioritari per la città».

Quali? Innanzitutto il piano di rilancio culturale e turistico, un piano in cui il primo cittadino crede molto «per far tornare Varese a essere competitiva non solo sul piano regionale, ma anche nazionale».

Ma ci sono anche l’altrettanto strategico «progetto di riqualificazione delle stazioni – spiega Galimberti-, il piano sosta che nelle prossime settimane dovrà essere definitivamente approvato, insieme all’attenta disamina che verrà fatta in merito alla legge di stabilità, per coglierne le opportunità in tema di finanziamenti da convogliare alle scuole, e non solo».

Insomma gli argomenti all’ordine del giorno sono parecchi, e qualcuno sarà già affrontato nel corso della prima giunta dell’anno, convocata per lunedì. «Approveremo il bando per la progettazione di una mobilità sostenibile casa- scuola e casa-lavoro – anticipa il sindaco-, in sinergia con i Comuni di Induno Olona, Malnate, Comerio, segno della nostra volontà di dialogare con le realtà limitrofe, perché da soli non si va da nessuna parte».

E proprio con questo spirito verrà definito il ruolo che Varese intende giocare all’interno del progetto “Human Tecnopole” che si insedierà nel sito del post Expo.

«Vogliamo fare in modo che non sia solo un progetto milanocentrico- prosegue – ma un’occasione di sviluppo per la nostra città e i territori vicini, anche grazie ai consistenti finanziamenti garantiti in tal senso dalla legge di stabilità e dal Patto per la Lombardia. Si tratta di un’occasione imperdibile dal punto di vista dello sviluppo e in termini di ricadute occupazionali».

Per quanto riguarda invece la convocazione del primo Consiglio comunale, bisognerà attendere a fine mese, anche se Galimberti ha già gli occhi puntati sulla prossima approvazione del bilancio, richiesta entro fine marzo, che «non potrà prescindere da un coinvolgimento di tutto il Consiglio, per mettere in campo una seria politica di spending review , con l’obiettivo non di tagliare i servizi ma piuttosto di incrementarli, riducendo il superfluo». Quanto all’annoso problema della sosta in città, e di fronte a capoluoghi che hanno deciso di abolire il pagamento nei giorni di saldi per incentivare gli acquisti, Galimberti commenta: «la richiesta non è di gratuità ma di avere più parcheggi e maggiore fruibilità. A proposito è stato completato l’iter burocratico per il parcheggio di via Sempione, che permetterà l’assegnazione del bando entro gennaio e l’inizio dei lavori in primavera. Di pari passo lavoreremo per ottimizzare la circolazione e incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici».

Il sindaco si “scrolla” infine di dosso le polemiche in merito alla mancanza di iniziative per il capodanno in città perché, dice, «nel periodo natalizio abbiamo organizzato più di cento eventi diffusi ovunque e a costo zero, per altro non ci sarebbero state risorse» e annuncia una ripartenza volta piuttosto a restituire «maggior decoro alla città, in osservanza a regole già vigenti da tempo».