Un’occasione per un confronto sul terzo settore e sul suo impatto che non è solo economico, ma anche sociale: è quanto accaduto in Camera di Commercio dove si è svolto un appuntamento dedicato agli Stati Generali della Cooperazione e dell’Imprenditorialità Sociale targati Varese, promosso nell’ambito delle attività dell’Osservatorio costituito dallo stesso ente camerale. Obiettivo? Guardare da vicino un mondo, quello della cooperazione, che nel Varesotto è formato da 755 realtà, operative in diversi settori: da quello sociale a quello di produzione e lavoro fino al consumo ed edilizia, solo per citare i principali. In termini di valore aggiunto stiamo parlando di un insieme di realtà che incidono per 3,4 punti percentuali sul totale del valore aggiunto provinciale, ma anche di un universo che – al suo interno – tiene insieme tante realtà che producono benefici nei confronti dei soci e della collettività. Così al centro del confronto, oltre alle tematiche generali della cooperazione varesina, c’è stato un argomento di rilievo, ovvero quello legato alla rendicontazione economica e al bilancio sociale quali strumenti per misurare anche i benefici più generali. A dare il loro contributo sono stati Antonio Sebastiano dell’Università Carlo Cattaneo LIUC e Cristiana Schena, docente all’Università dell’Insubria, che ha affrontato il tema della rendicontazione sociale come strumento per lo sviluppo strategico e manageriale. Il Granello di Cislago e il Melo di Gallarate hanno portato le loro testimonianza e le conclusioni sono state affidate a una tavola rotonda alla quale ha partecipato il presidente di Federsolidarietà Confcooperative, Giuseppe Guerini e il presidente del Consiglio di Gestione della Solidarietà e Servizi Cooperativa Sociale Domenico Pietrantonio