Special Olympics, ecco l’inno

La Prealpina - 04/04/2018

 sogno si è avverato. L’altra sera al teatro del Popolo il noto compositore gallaratese Luca Chiaravalli ha provato l’inno degli Special Olympics. Un brano preparato per l’edizione 2018 che toccherà la provincia di Varese alla fine del mese di aprile con più di settecento atleti coinvolti. Alla manifestazione sta lavorando con grande impegno e passione il gruppo dei volontari coordinati dal gallaratese Giulio Velati. Indescrivibile l’emozione che sta contagiando i partecipanti e che ha preso pure il cuore del co-autore della canzone che ha vinto Sanremo 2017 con Occidentalis Karma di Francesco Gabbani. Luca Chiaravalli si è buttato anima e corpo insieme ad Andrea Bonomo e Gianluigi Fazio per realizzare una canzone che fosse significativa ma nello stesso tempo allegra, scanzonata e in grado di comunicare contenuti importanti.

Voglia di divertirsi

Il titolo è FUNtastic. Sta a significare la voglia di divertirsi, senza lasciarsi incatenare dai vincoli di una società che spesso non è in grado di accettare il diverso. In che modo? Semplice, vestendo i panni di supereroi in un mondo che sembra dominato dall’appiattimento e dalla non voglia di impegnarsi per inseguire un sogno. «I ragazzi sono dei supereroi, hanno dei poteri e una grande sensibilità, superiore alle persone che non hanno sindrome come la loro», ha spiegato il maestro gallaratese di fronte alla platea del teatro del Popolo, alla prima prova del nuovo inno che sarà presto replicata. La registrazione è anche su youtube ed è lo stesso Chiaravalli a spiegarne i contenuti: «Si tratta di una canzone dance molto ballabile, facile da cantare perché ci sono anche tanti cori». Superman o l’Uomo Ragno diventano simili ai ragazzi che partecipano a Special Olymipics per il semplice motivo che hanno i loro stessi timori, le loro stesse preoccupazioni: «Superman porta gli occhiali, non ci vede bene, un po’ come me un po’ come te», recita il testo.

Risalto internazionale

«La cerimonia d’apertura della manifestazione il 27 aprile a Varese sarà la prima occasione ufficiale per ascoltare l’inno degli Special Olympics – spiega Giulio Velati – poi sarà proposto a Montecatini, per la fase nazionale dei giochi. La nostra speranza è che la canzone, non solo diventi l’inno italiano ma abbia un risalto internazionale che la faccia diventare il simbolo nel mondo di questa rassegna». Per questo motivo Luca Chiaravalli e il suo staff hanno realizzato un brano che diverte e appassiona, fa riflettere e regala emozioni.

Il grande sogno

Quando ci sarà l’alzabandiera all’apertura degli Special Olympic di Varese il cuore batterà forte e FUNtastic sarà lì a descrivere con le rime di una canzone simpatica e orecchiabile il grande sogno di questi ragazzi che, attraverso lo sport e i giochi, riescono ad esprimere con pienezza la loro personalità. Si divertono e fanno divertire, mettendo in pratica gli ideali di Eunice Kennedy Shriver quando negli Usa nel 1978 lanciò la prima edizione della manifestazione che coinvolge le persone con disabilità intellettive. Fu subito un successo che è giunto intatto (anzi accresciuto) fino ad oggi, arrivando ora ad essere impreziosito dalle note e dalle parole di Chiaravalli. Da Gallarate al mondo per dire a tutti che non esistono differenze né discriminazioni con chi è meno fortunato delle persone normali. Ma ha dentro di sé una forza tale da diventare un supereroe.

«Hanno superpoteri rispetto ai normali»

Tutto è nato sull’onda dell’emozione. E della sensibilità. «Giulio Velati mi ha mostrato i video sugli Special Olympics. Devo confessare che mi hanno colpito molto. Mi sono commosso. E ho detto subito sì all’idea di comporre l’inno». Luca Chiaravalli spiega con estrema naturalezza la collaborazione a questa grande iniziativa sociale. «Non c’è scopo di lucro», chiarisce. L’obiettivo è stato quello di creare una canzone «non retorica». Così Chiaravalli si è messo al lavoro insieme all’altro autore Andrea Bonomo e al corista di Laura Pausini, Gigi Fazio. «Abbiamo voluto dare un significato alla parola “fun” perché per questi ragazzi gli Special Olympics non sono gare e competizioni nel senso stretto del termine ma divertimento».

Personaggio chiave per spiegare questi concetti è stato scelto il supereroe. E Chiaravalli rivela perché: «Questi ragazzi, credetemi, hanno dei poteri speciali, dei superpoteri perché sono più sensibili e allegri di noi». Nonostante le disabilità intellettive, i partecipanti agli Special Olympics dimostrano che esiste un piano superiore di approccio alle sfide della vita in grado di dare soddisfazione e gioia. È uno spettacolo vederli all’opera. «Nella mia esistenza – confessa il compositore gallaratese – ho fatto tante lotte per riuscire a sopravvivere quindi ho colto al volo il significato di questa collaborazione». Le prime prove si sono svolte al teatro del Popolo con alcuni componenti del coro Divertimento Vocale che interpreterà la canzone FUNtastic in occasione delle manifestazioni ufficiali. Un onore per l’importanza degli autori e un motivo di soddisfazione nel dare spazio a un’iniziativa dal profondo scopo umanitario.