Gratis la sosta per la spesa, ma solo in settanta punti della città. «Troppo pochi, bisogna salire ad almeno 450-500 e in zone strategiche, vicino a scuole, ospedali, stazioni». Il consigliere comunale di Forza Italia Simone Longhini punta il dito contro il provvedimento che non risana «tutto ciò che non va», del piano sosta. E pensare che è stato proprio Longhini, durante la lunga battaglia in consiglio comunale sul piano della mobilità, il più strenuo sostenitore delle soste brevi con un tempo dilatato dagli iniziali quindici a trenta minuti.
L’annuncio da parte dell’assessore alle Attività produttive, Ivana Perusin, a nome della giunta, della volontà di procedere, dopo le richieste e le proteste dei commercianti, al “cambio di colore” delle strisce, già trasformate in blu, in bianche, laddove si consentirà la sosta per comperare pane e giornale, bere un caffè, fare una spesa veloce in un negozio. Una settantina gli stalli che torneranno bianchi e gratuiti, in piazza della Motta, largo Sogno, via Cairo, largo Resistenza, piazza XX Settembre e piazza Beccaria, viale Milano, via Dandolo, via Garibaldi, piazza XXVI Maggio e nelle vie Battisti, a Veratti, Como, Avegno, Staurenghi e Volta e nelle piazza Repubblica, Libertà e Giovanni XXIII. «Nessuna contraddizione, nella mia richiesta, poiché i parcheggi per la sosta breve non rappresentano una gentile concessione della giunta, nonostante le richieste dei commercianti siano sacrosante – continua Longhini – ma di un provvedimento stabilito dal piano della sosta e votato in consiglio comunale, con un mio emendamento». Longhini alza il tiro delle richieste sul fronte della sosta mordi e fuggi gratuita. Dice che si deve salire ad almeno 450-500 posti di nuovo dipinti di bianco, e che continua la battaglia nei confronti di un progetto che presenta molti punti «da modificare». «Vorremo sapere con quali criteri sono state scelte le zone e per quale motivo non si pensa di estendere i parcheggi per le soste brevi anche in altre».
Attorno agli ospedali, per esempio, «dove spesso bisogna fermarsi per attendere un parente o per necessità che dovrebbero essere sbrigate senza pagare il ticket». Stesso discorso per le scuole, «in particolare vicino alle materne e alle elementari, dove i genitori devono portare i bambini e non possono di certo farli scendere e lasciare camminare a piedi da soli verso l’istituto». Anche la zona delle stazioni, secondo il consigliere forzista, dovrebbe essere ridipinta di bianco in alcuni punti. «Non ci sono solo i pendolari ma anche le persone che vanno a portare o ad attendere un parente o un amico, magari con il bagaglio, e devono potersi fermare per pochi minuti».
E poiché «la giunta aveva detto che era disposta a recepire suggerimenti», ecco che Longhini, a meno di una settimana dall’entrata in vigore del piano della sosta, chiede già alcuni correttivi “pesanti”. «Anche perché non si capisce per quale motivo i parcheggi per le soste brevi si facciano dopo e non prima dell’attuazione del piano…».