Sos per iI sito Unesco«In Svizzera è meglio»

La Prealpina - 11/07/2016

«Assessore, abbiamo il Visitor centre, ma serve qualcuno che accolga i visitatori». «Qui mancano i vetri antisfondamento». E ancora: «Gli svizzeri hanno più risorse e procedure più snelle delle nostre, ci aiuti a stare al loro passo».

Col cambiamento di ben quattro amministrazioni comunali sui cinque Comuni aderenti alla convenzione italiana del Monte San Giorgio, ieri l’assessore regionale alla Cultura Cristina Cappellini ha voluto visitare il sito Unesco preistorico per fare il punto della situazione e tracciare il cammino futuro. L’appuntamento ha avuto al centro il Visitor centre di Clivio, appena inaugurato, proseguendo poi a Cà del Frate e al Sasso caldo.

Il confronto con le realtà del territorio, a partire dai sindaci Peppino Galli(Clivio), Antonio Banfi (Viggiù), Leslie Mulas (Besano), Jenny Santi(Porto Ceresio) e Maurizio Zanuso (Saltrio) è servito a capire le esigenze di entrambe le parti: «Anche in un recente incontro a Bellinzona – ha ricordato l’assessore Cappellini – ci è stata richiesta una maggiore sinergia col versante italiano del Monte San Giorgio. In tal senso la Regione Lombardia e il presidente Maroni hanno sottolineato come i siti Unesco rappresentino una priorità. Ci crediamo e ci investiremo».

Ora bisognerà passare dalle parole ai fatti perché, come sottolineato dai rappresentanti delle istituzioni presenti, fra cui la Comunità montana (capofila della Convenzione) e la Sovrintendenza ai beni culturali, le spese di gestione riguardanti l’apertura del centro per i turisti e gli altri siti inaugurati di recente, potrebbero lievitare e i fondi raccolti nei bandi per i vari progetti potrebbero non bastare. Non solo: il paragone con le risorse e la velocità burocratico-amministrativa dei vicini elvetici, non aiuta di certo una sinergia italo-ticinese che, anche solo geograficamente, dovrebbe essere alla base della promozione del sito. In più vi è l’idea, come suggerito da Marco Balini e Barbara Grassi della Commissione tecnico-scientifica, di attivare una foresteria per gli studenti che volessero studiare qui per brevi periodi di ricerca.

Nel frattempo i progetti ideati proseguono e hanno dato vita al maxi-schermo che ricrea l’ambiente del mare del Monte San Giorgio all’epoca preistorica, mentre è proprio di ieri l’installazione di un nuovo software 3D, unico in Italia, che permette, con un paio di cuffie e altri dispositivi, di vivere virtualmente l’ambiente in cui al posto del Monte San Giorgio c’erano pesci, rettili, sabbia e un mare degno degli attuali Caraibi. «Le potenzialità ci sono – ha chiosato il sindaco di Clivio – ma anche i problemi. Confidiamo che con l’intervento dell’assessore e della Regione, si possa migliorare la sintonia e la valorizzazione del nostro tesoro».