Come si può dare una scossa – vera – al settore dell’edilizia che, anche in provincia di Varese, continua a soffrire le pesanti ripercussioni della crisi economica? Forse una risposta, per lo meno nuova e alternativa, potrebbe arrivare dal leasing immobiliare. Se ne è parlato ieri a Ville Ponti, nell’ambito di un incontro promosso dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, in stretta collaborazione con Ance Varese, Fimaa Varese e Associazione Italiana Leasing.
Che il settore abbia bisogno di una boccata d’ossigeno è fuor di dubbio. Ci ha pensato Dino Vanetti, vice presidente provinciale Fimaa, a dare un’idea dello tsunami che ha investito le costruzioni negli ultimi anni. «Nel 2007 – ha spiegato – le compra vendite nella sola città di Varese erano state 1205. Nel 2015 gli atti si sono fermati a 688, con una leggero miglioramento rispetto al 2014, anno in cui erano stati 630. E anche i prezzi sono ancora in diminuzione. E’ chiaro, quindi, che queste nuove misura varate dal governo possono essere una opportunità importante, se c’è una banca che fa davvero la banca, come la Bcc». Il ruolo dell’istituto di credito, ovviamente, è fondamentale. Ed è per questo che l’imput è venuto proprio dalla Bcc.
«Come banca del territorio – ha sottolineato Luca Barni, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate – il nostro approccio è quello di portare a conoscenza di tutti quelle novità che possono diventare una opportunità di crescita. . Il ministero dell’Economia che ci sono circa un milione di under 35 che possono usufruire delò leasing immobiliare. Di questi, quanti potrebbero essere sul nostro territorio? Ci siamo fatti questa domanda e abbiamo voluto creare una occasione di informazione. Perchè sia chiaro che il leasing è diverso da un mutuo e che il finanziamento per l’acquisto della prima casa è diverso da tutti gli altri».
Nel dettaglio, la legge ha introdotto una serie di agevolazioni fiscali e di garanzie che possono rendere vantaggiosa questa scelta. Ad esempio, i giovani di età inferiore ai 35 anni possono detrarre dalle tasse il 19% dei canoni di locazione finanziaria fino a un massimo di ottomila euro annui. Possono detrarre anche il 19% del prezzo di riscatto finale, fino a un massimo di 20mila euro. Unico vincolo, un reddito non superiore ai 55mila euro.
«Per noi ogni novità che possa aiutare a muovere il mercato delle compra-vendite è bene accetta. Non possiamo che sperare che porti qualche effetto positivo. Sul nuovo e sul nuovo-ristrutturato siamo ancora fermi. Si muove qualcosa sull’usato ma siamo ancora ben lontani dai numeri pre crisi. Sappiamo perfettamente che questa misura non sarà la panacea di tutti i mali ma vorremmo che ridesse fiducia soprattutto ai giovani. Oggi si muovono tutti con i piedi di piombo». E intanto gli appartamenti restano invenduti.