Sarà sempre più raggiungibile l’aeroporto intercontinentale della brughiera; è stato, infatti, dato il via libera al progetto della Vigevano-Malpensa durante la conferenza dei servizi di sabato scorso. La strada collegherà in modo più agevole la città della lomellina e i territori che si trovano a sud ovest di Milano con Magenta, dove inizia la superstrada 336 che porta direttamente allo scalo aereo. L’opera pubblica, rinviata, rivista e rimaneggiata fin dalla sua prima proposta che risale al 2009, è una di quelle che Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha spinto di sbloccare e che aveva indicate come fondamentale per l’accessibilità veloce a Malpensa. Il progetto vedrà la realizzazione di una tratta, cosiddetta A, che unirà Magenta con Albairate e di una seconda tratta, la C, che collegherà Albairate con Ozzero, comune a pochi passi da Vigevano. Il primo tracciato sarà lungo circa 10 chilometri e il secondo 7. È inoltre prevista una variante di 900 metri che unirà Magenta all’abitato di Pontenuovo. Questa infrastruttura sarà una strada denominata “extraurbana secondaria” con una corsia per senso di marcia e una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 10,50 metri.
Attesa da molti e vista come un ulteriore potenziamento della connettività di Malpensa è solo uno dei diversi progetti in cantiere che serviranno a rendere lo scalo più accessibile. È infatti iniziata a dicembre la costruzione della ferrovia che metterà in comunicazione la linea ferroviaria del Sempione, la Milano Domodossola, con l’aeroporto. Il percorso avrà una lunghezza di 4,6 chilometri verso Gallarate, lungo il quale il convoglio prenderà la direzione verso Milano, più un raccordo di 1,1 chilometri verso Casorate Sempione per immettersi in direzione Domodossola. Questa infrastruttura, i cui progetti preliminari risalgono al 2015, oltre a collegare meglio Malpensa con il territorio, servirà a deviare su rotaia il traffico veicolare da e verso l’aeroporto. L’opera rappresenta l’ultimazione dell’accessibilità ferroviaria di Malpensa e di Milano verso l’Europa, attraverso il valico del Sempione. Con questo nuovo collegamento, l’aeroporto internazionale diventerà un nodo di interscambio con servizi ferroviari di breve e medio raggio, ad alta velocità e transfrontalieri. Insomma, uno scalo sempre più connesso da traffico su strada, su rotaia e anche dal cielo. E non ci si riferisce agli aerei, ma ai veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticali, detti aerotaxi. Secondo i progetti di Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, questi velivoli porteranno passeggeri dall’aeroporto al capoluogo lombardo che sarà dotato di vertiporti operativi in tempo per le Olimpiadi 2026.
Cargo city sotto i riflettori
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami sostiene che «è necessario sviluppare il cargo a Malpensa». Lo ha detto durante il convegno “Idrogeno verde e aviazione” organizzato da Sea. È dello stesso avviso Carlo De Ruvo, presidente della confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra), che in occasione del forum Air cargo Italy tenutosi a Malpensa per analizzare le opportunità e la criticità dello scalo cargo dell’aeroporto della brughiera, ha sottolineato che «per superare il calo di traffico del 10% rispetto al 2019 è importante creare le condizioni per attrarre e accogliere nuove compagnie aeree. L’aerea Cargo di Malpensa ha tutte le carte in regola, ma si devono migliorare le sue infrastrutture». Malpensa Cargo City, da anni in testa alla classifica degli aeroporti del nostro Paese dedicati al trasporto delle merci, è in attesa che il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica deliberi sul Masterplan 2035