Primo, fare in modo che l’attrattività di Milano e della Lombardia siano funzionali a creare nuove rotte su Malpensa. Secondo, lo scalo della brughiera deve essere sempre più accessibile. Terzo, occorre incrementare il numero dei passeggeri intercontinentali. Così, il presidente di Sea Pietro Modiano, intervenendo al convegno sul “Programma regionale mobilità e trasporti”, promosso dal gruppo regionale Lombardia Popolare (ex Ncd). «Oggi possiamo dire che contare su Malpensa come centro del sistema aeroportuale del Nord non è più una cosa velleitaria come qualche anno fa forse lo sarebbe stata. Tuttavia, per competere con gli altri sistemi aeroportuali ho bisogno che tutto ciò che produciamo sia della massima qualità. Perciò, ho bisogno del lavoro congiunto del Comune di Milano, della Regione e del Governo su due punti fondamentali», ha argomentato il numero 1 di Sea. «Il primo è l’attrattività. Perché se è vero che Milano e la Lombardia hanno il futuro nel mercato turistico internazionale, è altrettanto vero che si deve lavorare per fare in modo che tutte le iniziative che si fanno di promozione all’estero di questa nostra realtà siano finalizzate alla creazione di nuove rotte». L’altro punto, seguendo il ragionamento di Modiano, non può che «essere l’accessibilità, anche perché oggettivamente parlando Malpensa è decentrata». Inutile illudersi, ha proseguito Modiano, «ma almeno si metta mano alla realizzazionedella Rho-Gallarate». Infine, «è necessario aumentare il traffico intercontinentale da e per Malpensa di provenienza estera. A Malpensa solo il 45 per cento viene dall’estero; a Roma i passeggeri intercontinentali raggiungono quota 60 per cento».