Disoccupazione, situazione economica del Paese e fiducia dei consumatori sono indicatori importanti dello stato di salute di una nazione e sulle aspettative future della sua popolazione. Purtroppo, secondo l’analisi effettuata durante il mese di agosto, tutti e tre questi parametri sono decisamente in calo tra gli italiani. Le componenti personale, corrente e futura della fiducia dei consumatori, dopo un lieve aumento registrato nel mese di luglio, è tornata a scendere fino a toccare i livelli di giugno. Tra le imprese, il calo più marcato della fiducia è nei servizi di mercato (da 108,3 a 102,4) e nel commercio al dettaglio (da 101,3 a 97,1). La flessione più lieve si registra nella manifattura (da 102,9 a 101,1) e nelle costruzioni (da 126,2 a 123,5). Nelle imprese manifatturiere peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia, lievemente, le attese sulla produzione mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili. Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e piani di costruzione e le attese sull’occupazione rimangono stabili. Nei servizi peggiorano tutte le componenti del clima: diminuiscono i saldi dei giudizi e delle attese sul livello degli ordini così come il saldo delle attese sull’andamento dell’economia in generale. Nel commercio al dettaglio, infine, peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti, il cui saldo torna negativo per la prima volta dal mese di gennaio 2016, sia le attese sulle vendite future. Questi andamenti della fiducia di consumatori e imprese non tengono conto dell’effetto del terremoto nel Centro Italia perché si basano su interviste concentrate nella prima metà del mese. Ancora più tragica la situazione riguardante le opinioni sulla situazione economica e sull’aspettativa sulla disoccupazione: entrambi gli indicatori si confermano in peggioramento per il quarto mese consecutivo. n