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Con il bilancio degli ultimi cinque anni presentato ieri dal presidente Luciano Pasquale si chiude un’epoca storica per la Camera di Commercio che a 151 anni dalla sua nascita si accorperà alle camere di Imperia e La Spezia nella Camera di commercio delle Riviere di Liguria.
«Questa fine mandato – ha detto Luciano Pasquale – coincide con le esigenze di fare conoscere quanto realizzato in un momento particolare che vede una riorganizzazione delle Camere di commercio. La nuova Camera avrà sede a Savona ma resteranno le strutture di Imperia e La Spezia. Saranno contenti quelli che volevano la riduzione delle cosiddette poltrone, dal momento che la legge prevede che l’attività degli organi sia gratuita, ma il problema è un altro e sta nei tagli delle quote camerali. La Camera delle Riviere di Liguria avrà meno della metà delle risorse che ognuna delle tre Camere ha messo a disposizione in questi anni». La Camera di commercio di Savona negli ultimi cinque anni ha riversato sul territorio circa 17,5 milioni di euro (media annua di 3,5 milioni) suddivisi tra informazione economica (1,5%), sostegno al lavoro e all’occupazione (10,4%), promozione del turismo provinciale (4,3%), supporto alle piccole medie imprese (27,1%); ricerca, sviluppo e innovazione (18,9%), promozione delle eccellenze territoriali (19,8%), presenza delle imprese nei mercati esteri (16,8%) e altri investimenti (1,4%). I proventi sono stati di oltre 29 milioni, 20 dei quali provenienti da diritto annuale che però verranno ridotte del 50% in base ad un decreto ministeriale. Martedì 26 si insedierà il consiglio della nuova Camera che eleggerà il presidente, tra i papabili Luciano Pasquale. La giunta sarà probabilmente di nove componenti, con due vicepresidenti e tre rappresentanti per ogni vecchia camera. Segretario generale sarà Stefano Senese, attuale segretario della Camera di La Spezia.