Saldi estivi in anticipoMultati otto negozi

La Prealpina - 30/06/2016

Il messaggino è arrivato giorni, a volte settimane fa. «Saldi estivi: da oggi 50 per cento…” E ancora: “Pre-saldi: solo per i clienti…” e via di questo passo. Messaggi che, diciamolo, fanno davvero piacere a chi vuole rinnovare il guardaroba ma che, in teoria sono “illegali”. Trenta giorni prima dei saldi veri e propri, che cominceranno sabato 2 luglio e dureranno 60 giorni, non si potrebbero fare vendite promozionali e tanto meno sconti. Invece con il trucco del cliente fidelizzato con la sottoscrizione di card di vario tipo, molti negozi, quasi sempre monomarca o appartenenti a gruppi, riescono a fare cassa rispetto a una stagione partita in sordina. Già attuato il primo giro di vite da parte della Polizia locale sui negozianti “furbetti”: in una settimana, nel centro, sono state elevate otto multe, in media da mille euro, ai commercianti che hanno ribassato i prezzi senza attendere il via ufficiale dei saldi. A controllare che le vindite non siano “illegali” vi sono sul territorio gli agenti della Polizia locale agli ordini del comandante Emiliano Bezzon. E i controlli continueranno serrati nei prossimi giorni. Le verifiche sugli sconti in periodi non conformi vanno puniti, non c’è dubbio. «Confesercenti regionale Lombardia ha richiesto un controllo assiduo proprio nei giorni scorsi – dice Rosita De Fino, direttore territoriale Confesercenti – Difficilmente, però, credo si riusciranno a disciplinare i saldi camuffati sotto forma di promozioni dei clienti fidelizzati con una tessera, poiché questo aspetto delle vendite ancora non è disciplinato da una normativa». Secondo De Fino, le promozioni e le vendite a prezzi superscontati a pochi giorni dall’avvio dei saldi veri e propri causano problemi seri ai negozianti che non appartengono a catene o negozi monomarca. Sia De Fino sia Marco Parravicini, fiduciario Ascom Varese e presidente provinciale degli orefici e gioiellieri, i saldi così anticipati, all’inizio della stagione, non hanno molto senso. Dice De Fino: «Va rivista la legge sulla base di una reale stagionalità». E Parravicini: «Resto dell’idea che saldo significhi vendita di fine stagione, con le date che vi sono da qualche anno in qua non si può di certo dire che sia così, a questo punto avrebbe più senso liberalizzarli». Parravicini sostiene che promozioni e anticipazioni siano spesso collegate alla necessità, da parte del negoziante, di poter reperire quella liquidità «di cui c’è carenza anche per pagare i fornitori». Quindi, un appello al sindaco Davide Galimberti: «Nel capoluogo la tassa sui rifiuti, nell’arco di tre-quattro anni è aumentata fino a punte del 600 per cento, ed è un vero balzello. Confidiamo molto sull’intervento del sindaco Galimberti e della nuova giunta affinché si applichino tariffe più basse».

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