Roma Camera di Commercio, tutto da rifare il Tar annulla l’elezione di TagliavantiCamera di Commercio, tutto da rifare il Tar annulla l’elezione di Tagliavanti

Corriere della Sera - 20/04/2016

La presidenza di Lorenzo Tagliavanti alla Camera di Commercio è durata poco più di otto mesi: dall’elezione dello scorso 11 agosto fino alla decadenza decretata ieri dal Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato da Unindustria, Confcommercio e Acer. L’istituto di piazza di Pietra ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato, che dovrebbe pronunciarsi d’urgenza, ma nel frattempo la Cciaa è «retta» dal vicepresidente (giunta e consiglio restano in carica) Walter Giammaria della Confesercenti. Per ora, comunque, la sentenza del Tar è una di quelle che fanno rumore. La terza sezione ter del Tribunale amministrativo ha accolto il ricorso ritenendo «fondato» il motivo per cui Tagliavanti, secondo i ricorrenti, non poteva essere eletto presidente in base all’art. 4 del dlgs. 39/2013, secondo cui «non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente pubblico a coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico». E Tagliavanti, prima di guidare la Cciaa, era stato presidente della società Investimenti, una delle controllate di piazza di Pietra.

«Compiti in conflitto con l’esercizio imparziale delle funzioni»

La deliberazione n.3, quella di elezione, viene dichiarata «nulla». Secondo i giudici «il legislatore vuole evitare il conferimento dell’incarico a chi potrebbe avere interesse per una determinata scelta gestionale a favore dell’ente nel quale ha svolto in precedenza gli incarichi menzionati» e i compiti del presidente potrebbero «porsi in conflitto con l’esercizio imparziale delle funzioni affidate». Respinte, invece, altre due richieste dei ricorrenti: annullare le prime due votazioni per la mancanza del quorum (i due terzi dei presenti).

Cerra (Confcommercio): «Adesso soluzioni condivise»

Ma che succede ora? In attesa del ricorso al Consiglio di Stato, ancora nulla. E, ambienti vicini a Tagliavanti, riferiscono che «i ricorrenti hanno vinto solo il primo tempo» mentre Giammaria sottolinea come «la stragrande maggioranza degli incarichi ai presidenti delle Camere italiane sarebbero inconferibili». Rosario Cerra, della Confcommercio, chiede «che si trovino soluzioni condivise: questo fa una classe dirigente degna di questo nome. Basta guerre e personalismi: la sentenza del Tar apre un’opportunità per tutti quelli che hanno a cuore il futuro di Roma». Non è la linea della maggioranza che guida (con 23 consiglieri su 33) la Cciaa: «Se Tagliavanti non potrà essere presidente, ne cercheremo nello schieramento che ha vinto le elezioni camerali».