Rilanciare il commercio

La Prealpina - 30/07/2016

Meno tasse, più parcheggi e premi ai negozi

Più parcheggi a buon mercato, agevolazioni fiscali, riconoscimenti a tutte le aziende che innovano: così si potrà rilanciare il commercio per Aime, l’Associazione imprenditori europei, che ieri ha incontrato il neosindaco di Varese Davide Galimberti. La delegazione era composta dal presidente Armando De Falco, dalla vicepresidente Graziella Roncati Pomi, dal presidente dell’area fashion Andrea Rossi e dal delegato del settore commercio Alessandro Milani.

Tutte le richieste sono state raccolte e consegnate al nuovo numero uno di Palazzo Estense (che «ha dimostrato grande disponibilità nell’ascoltare le proposte avanzate», dicono dalla sede di via Sempione), nella speranza che diventino azioni di governo. Entrando nel dettaglio di questo “libro dei sogni possibili”, Aime parte dal focus parcheggi: pur apprezzando «la scelta approvata dalla Giunta di eliminare il pagamento delle soste nella pausa di mezzogiorno e la sera dopo le 20 in alcune vie della città, la riteniamo non del tutto soddisfacente», sottolinea la delegazione.

«Il rischio è favorire solo una parte delle attività cittadine. Riteniamo indispensabile ripensare al piano parcheggi, ridistribuendo meglio quelli dedicati ai dipendenti pubblici, con una calmierazione delle tariffe che coinvolga anche il parcheggio delle Corti, la sistemazione del parcheggio di via Verdi, oggi sterrato e la realizzazione del nuovo parcheggio di via Sempione».

Capitolo tasse: Aime chiede di abolire del tutto la Tasi («nessuna imposta per tre anni a nuovi inquilini di immobili commerciali e artigianali che aprono nuove attività»); di ridurre la Tari sui rifiuti per chi abolisce le slot-machine dai bar, potenziando la raccolta differenziata e rivedendo gli orari di ritiro nella zona pedonale; di prevedere la costituzione di un fondo di garanzia per i canoni di locazione.

E poi gli aiuti alle attività: «Il Comune, la Camera di Commercio, il Distretto del Commercio assieme prevedano la costituzione di premi per tutte quelle attività commerciali che innovano, che superano i tre anni di attività, che contribuiscono ad abbellire e rendere più accogliente la nostra città. Un premio che preveda anche sconti su tutte le tasse comunali, sostegni ai processi di innovazione dei negozi, attraverso specifici bandi, la velocizzazione di tutti gli atti burocratici. Insomma chi più si impegna meno paga, la stessa metodologia che si dovrebbe usare per lo smaltimento dei rifiuti: chi più differenzia meno paga. Si potrebbe pensare di istituire un albo dei negozi virtuosi e chiedere alla Camera di Commercio e alla Regione appositi finanziamenti».

Una città a forte vocazione di terziario (corso Matteotti nella foto) si è indebolita «a causa del continuo proliferare della grande distribuzione e per una caotica viabilità». Servirebbero maggiore attenzione alla sicurezza e lotta al degrado. Le attività dei mercatini andrebbero organizzate meglio con eventi qualificati e «sul piano turistico dobbiamo compiere ulteriori sforzi», potenziando il connubio con lo sport. Urge poi rilanciare il ruolo del distretto del commercio. Aime chiede di essere ascoltata non solo formalmente: «Riteniamo che le attività operanti in città non debbano necessitare di assistenzialismo ma debbano pretendere atti e scelte che le mettano in condizioni di svolgere in modo efficace ed efficiente il proprio lavoro. Chiediamo solo di poter lavorare serenamente e che ci vengano garantite le giuste opportunità ed efficienti servizi».