Ragazzini ubriachi? «No, anche perché non serviamo alcolici ai minorenni, non possiamo, ci chiudono l’attività». Liti e aggressioni? «Rare e mai gravi». La movida, almeno quella della “piccola Brera”, dove nei fine settimana d’inverno transitano oltre quattromila persone a sera, si sente (e si giudica) tranquilla. «In quattro anni – spiega Fabio Maroni, giovane titolare del locale di tendenza “Ultimo” – da me si è verificata solo una litigata. Io e i colleghi di questa zona abbiamo insistito molto con la clientela sulla questione dell’educazione e del rispetto delle regole». C’è da dire che il target della Piccola Brera, che coinvolge le vie Cavallotti e Cattaneo, è dai 25 in su. «Il primo baluardo di sicurezza è proprio la gente: qui è tanta, e tiene molto a trascorrere la serata senza problemi». In effetti, le statistiche dicono che in quel segmento della zona pedonale si registrano meno interventi, d’urgenza, delle forze dell’ordine, rispetto ad altre zone del centro cittadino. La conferma arriva da un barista d’eccezione: Raffaele Bruscella, in arte dj Skizzo, celebre in tutta Italia, che ha il locale nel cuore della little Brera. «Se non fosse così, credetemi non avremmo questo affollamento e questa varietà di clientela. Ubriachi fastidiosi e gente violenta non sono graditi qui». Situazione dunque idilliaca? Zero problemi? Non proprio. Qualche proposta, loro, i titolari dei bar della sera-notte, ce l’hanno. «Io le ho già dette al sindaco e spero che ne tenga conto» rivela Bruscella, facendo roteare il sigaro da una parte all’altra della bocca. «Un accordo o convenzione con i tassisti per avere qua, nelle serate di maggiore affluenza, un paio di macchine per accompagnare a casa chi ha bevuto un bicchiere in più e rischia la patente mettendosi alla guida. Questo sarebbe un servizio utile e apprezzatissimo. E poi, valutare anche la possibilità di avere una ambulanza fissa per i casi di necessità». Così “Skizzo”, autentico frontman in via Cavallotti per ricevere e intrattenere i clienti. Fabio Maroni, dell’«Ultimo», tocca quindi il tasto dei parcheggi, croce e delizia della movida. «Si sono intensificate le multe soprattutto per le auto in piazza Beccaria. Vorremmo far notare al Comune che l’invito a posteggiare alle Corti o in piazzale Kennedy non è accettabile: come fanno le ragazze, dopo aver trascorso qui la serata, ad incamminarsi verso le stazioni o verso piazza Repubblica sentendosi al sicuro? Ci vuole buon senso. La soluzione sarà in futuro il multpiano in via Sempione, e va bene, non è distante, ma nel frattempo occorre più tolleranza da parte dei vigili. Se un’auto non ostruisce un ingresso o un marciapiede, si può anche chiudere un occhio a mezzanotte. Dai.. ».
L’altra metà della movida varesina è all’ombra della Torre civica. Uno dei punti di riferimento è “Il Tenente”, bar sotto il portico destro di piazza Monte Grappa. Il locale è gestito, da 15 anni, da Stefano Colombo. Il target lì è di età leggermente inferiore: si parte dai 18 anni. «La situazione è andata negli anni migliorando. E oggi è tranquilla. I minorenni ormai sanno che non possiamo servire loro gli alcolici e non ce li vengono più a chiudere. Adesso abbiamo anche uno strumento in più per stabilire se un giovane ha l’età pr bere: possiamo chiedergli il documento». Capitolo parcheggi. «Guardi – spiega Colombo – credo che occorra uno sforzo da entrambe le parti: i giovani devono imparare a parcheggiare meglio e non occupare spazi che creano intralcio; a loro volta, i vigili dovrebbero essere più indulgenti verso chi posteggia fuori dagli spazi consentiti ma in punti dove comunque non crea alcun problema».
E i taxi notturni? «Noi ne abbiamo un paio in piazza Monte Grappa da mezzanotte alle due, ma sono pochi rispetto alla domanda e comunque costosi perché applicano, giustamente, le tariffe previste. Io vedrei bene dei mini-bus al servizio di più persone». Altra idea per migliorare piazza Monte Grappa in versione movida: «Darci la possibilità di allestire dei bersò, sfruttabili sia d’inverno che d’estate. La precedente amministrazione disse no. Rinnoviamo la richiesta alla nuova giunta».