I “Mini Cloni” si realizzano all’interno del capannone della Fantinelli di Solbiate Olona, storica attività ultracentenaria (“classe” 1878) che si fregia del titolo di “prima fabbrica italiana di manometri e termometri”. È il futuro che, emblematicamente, si affianca ad una tradizione che resiste innovando. «Il Mini Clone? Un’idea nata dalla voglia di innovare e investire nell’Industria 4.0, in particolare nelle nuove tecnologie di stampa 3D – racconta Davide Fantinelli, socio insieme al fratello Giuliano e ad Alessandro Di Pierro – anni fa, con la costruzione al nostro interno di una stampante 3D adatta a creare nuovi modelli con nuovi materiali, poi dopo una serie di viaggi all’estero dalla consapevolezza che erano disponibili sul mercato tecnologie molto avanzate per riprodurre persone e oggetti. Abbiamo intravisto la possibilità di un business per una tecnologia che può essere considerata come il futuro della fotografia: dopo il passaggio dall’analogico al digitale, ora tocca al tridimensionale». A partire dalla scansione del soggetto da riprodurre, facendolo roteare su una pedana per tre-quattro minuti, ci vogliono circa tre-quattro ore complessive di lavorazione per ottenere il “Mini Clone”, una statuina stampata in 3D con una miscela di polvere di gesso e altri componenti chimici. Tra le correzioni e il fotoritocco con appositi software e la rifinitura manuale post-stampa, la componente artigianale è fondamentale: «In fondo, la macchina fa quello che gli dici» fa notare Davide Fantinelli. «La prima scansione? Me la sono fatta fare io da mio fratello a marzo di quest’anno, appena ricevuto tutto il materiale». In Italia non sono gli unici a realizzare i “mini-me” che riproducono fedelmente i soggetti in scala: «Ma siamo in pochi – spiega l’imprenditore – ci differenziamo perché vogliamo essere solo un punto di produzione che fa riferimento ad una catena di punti di scansione in licensing, almeno uno in ogni provincia o città da almeno 50mila abitanti». Così dopo il primo stand a maggio in un centro commerciale a Bergamo e il primo punto vendita aperto a Milano in piazza Cairoli da una settimana, adesso inizia la promozione e la diffusione a macchia d’olio, con l’obiettivo di avere 4-5 punti vendita entro la fine dell’anno. Domenica 17 settembre alla Pirandello Street Fest organizzata a Sant’Edoardo da Penalty Shop e Royal Time, Mini Clone si presenterà alla città di Busto Arsizio, rivelando la statuina che riproduce il sindaco Emanuele Antonelli. «L’Industria 4.0 è il futuro – ne è certo Fantinelli – soprattutto per le produzioni di piccola scala e di pezzi molto complessi, con la massima flessibilità e personalizzazione, anche nel nostro settore di provenienza della meccanica di precisione. È un mondo nuovo che si apre, e noi ci stiamo scommettendo». Il Mini Clone, per certi versi, come pezzo unico, è esso stesso emblematico di quello che sarà il futuro dell’Industria 4.0. n