«Qui eccellenze hi-tech Nuova Silicon Valley»

La Prealpina - 23/06/2016

Prove generali di Silicon Valley: se il paragone con la capitale tecnologica d’America è azzardato, di sicuro le eccellenze hi-tech varesine vogliono crescere. Ieri l’assessore lombardo all’università, ricerca e open innovation Luca Del Gobbo, insieme al presidente del Consiglio regionaleRaffaele Cattaneo, ha fatto visita a tre simboli del settore in provincia: prima il Joint Research Centre di Ispra, poi i due poli universitari, l’Insubria e la Liuc. Un tour per annunciare i prossimi progetti del Pirellone e in particolare la futura legge regionale sull’innovazione.

«Questo tema sarà sempre più protagonista – ha detto l’assessore Del Gobbo all’Insubria in via Monte Generoso, accanto a Cattaneo, al rettore Alberto Coen Porisini e a Umberto Piarulli, delegato alla ricerca per l’università -. Ogni anno la Lombardia investe sette miliardi tra fondi pubblici e privati, lanciando oltre mille start-up, il 20 per cento su scala nazionale. E il Pil lombardo cresce dell’1,1 per cento». In questo quadro s’inserisce la nuova legge. «Ora il testo è pubblicato sul portale e si possono fare osservazioni, contiamo di approdare in Giunta a luglio e all’approvazione a ottobre – ha ribadito l’assessore -. Perché non vogliamo un testo creato dai burocrati ma da chi ha interessi e competenze. Queste eccellenze ci sono anche a Varese». A volte, si potrebbe far notare, non dialogano: «La legge si basa proprio sul concetto di governance». Insomma, si vuole sottolineare che questo è un Paese per i migliori cervelli: «Ho voluto impegnare una giornata insieme all’assessore perché la nostra provincia è ricca di esperienze che magari conosciamo poco – dice Cattaneo -. I centri di ricerca hanno già dimostrato di saper passare dall’innovazione agli spin-off industriali, ma dobbiamo affrettarci perché il referendum di ottobre sulla riforma costituzionale potrebbe togliere questo potere alla Regione. Gli enti devono confermare il loro sostegno economico a queste realtà». La visita all’Insubria ha interessato i laboratori di Biochimica di via Dunant, quelli di Botanica e, in particolare del Prototipo Zephyr, la serra robotica sperimentale; e ancora il Collegio Carlo Cattaneo, dove risiedono gli studenti fuori sede, e il Centro Internazionale Insubrico Carlo Cattaneo e Giulio Preti, il palazzetto dello sport. «Abbiamo voluto mostrare alcune tra le diverse realtà accademiche presenti all’interno del nostro Campus, che si occupano di didattica, ricerca e di terza missione (il trasferimento di competenze all’esterno, ndr) – ha aggiunto il rettore -. La ricerca è un campo dove non si può star da soli: ogni università si avvale dell’apporto di altri centri per affinità di tema».