Coinvolgeranno circa 400 mila passeggeri in tutta Europa le cancellazioni dei voli decise da Ryanair. Una frittata colossale che per ora risparmia Malpensa. L’unico annullamento in brughiera, infatti, riguarda la conferenza stampa che era prevista per oggi allo Sheraton del Terminal 1 alla presenza del Ceo Michael O’Leary (nella foto), atteso per svelare le novità della Summer 2018 per lo scalo varesino. E invece le polemiche degli ultimi giorni hanno fatto slittare l’incontro a data da destinarsi, con l’istrionico numero uno di Ryanair rimasto a Dublino a gestire uno dei più controversi capitoli nella storia di successo della low cost irlandese, passata in meno di tre lustri dall’essere una semisconosciuta alla prima compagnia in Europa per numero di passeggeri trasportati, esattamente 119 milioni ogni anno.
Tutto ha origine venerdì scorso, quando Ryanair ha annunciato l’intenzione di tagliare 40-50 tratte al giorno nelle prossime sei settimane, per un totale compreso tra 1.680 e 2.100 voli, per migliorare la propria puntualità oltre che per un’errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti.
Ieri O’Leary ha precisato che questo drastico taglio coinvolgerà circa 400 mila passeggeri, portando le richieste di rimborso fino a 20 milioni di euro, precisando però che non c’è una carenza di piloti e annunciando che introdurrà un bonus fedeltà per i piloti per non lasciar scappare gli equipaggi. Nelle prossime ore la compagnia pubblicherà la lista di tutte le cancellazioni fino ad ottobre. Finora sul sito internet c’è il dettaglio dei primi cinque giorni. E da sabato scorso, primo giorno del caos continentale, a mercoledì, le cancellazioni toccano diversi aeroporti italiani ma non Malpensa, dove Ryanair opera attualmente su nove rotte, che diventeranno sedici con i nuovi collegamenti già annunciati della prossima stagione invernale (Lamezia Terme, Palermo, Alicante, Valencia, Eindhoven, Katowice e Liverpool). Si stima che porteranno in dote 1,7 milioni di passeggeri aggiuntivi agli attuali 1,5.
La drastica quanto discussa manovra porterà fino al debutto della stagione Winter a un annullamento dei voli inferiore al 2%, con l’obiettivo – spiegava il capo della comunicazione di Ryanair Robin Kiely nei giorni scorsi – di riportare il tasso di puntualità sopra il 90%, precipitato invece sotto l’80% nelle prime due settimane di settembre. Le scuse della compagnia non sono però bastate. Hanno scatenato la rabbia dei passeggeri, l’ira di Bruxelles e il crollo del titolo in Borsa. Ecco perché O’Leary, oggi, ha ben altro da fare che venire in brughiera ad annunciare l’attesa ennesima espansione sul T1 dell’arpa irlandese.