Quando il gruppo d’acquisto è rinnovabile

La Prealpina - 11/05/2016

Le energie rinnovabili interessano tutti, ma non sempre si ha la forza di affrontare l’investimento da soli, sia per l’impegno economico sia per la difficoltà a orientarsi in un mercato di alta tecnologia. Ecco perché, per il terzo anno consecutivo, l’azienda di informatica Elmec nella sua divisione Solar, affiancata dai partner Bcc Busto Garolfo e Buguggiate e Naturcoop, sostiene il gruppo d’acquisto privato (Gap) “400mila Tetti Fotovoltaici” per la creazione di energia elettrica pulita: lo scopo è di facilitare le famiglie del territorio nell’approccio a questo mondo e diffondere il più possibile la fonte di energia a impatto zero, sempre più diffusa nelle nuove costruzioni ma non in quelle datate. Il progetto è stato presentato ieri nel quartier generale di Brunello: «Nelle prime due edizioni del Gap sono stati installati circa 80 impianti in provincia di Varese, con una spesa media a famiglia di circa 6-7mila euro – ha spiegato Andrea Grimaldi, Sales Account di Elmec Solar -. Si tratta di un impegno concreto per ridurre l’inquinamento, il surriscaldamento globale e il livello di anidride carbonica nell’aria. Questo modello si basa economie di aggregazione, di scala, con un paio di novità importanti rispetto ai primi due anni: l’utilizzo di un accumulatore di energia Tesla, per risolvere il problema della mancanza di sole in alcuni periodi, e una campagna solidale in Africa».

Chi fa parte del Gap, infatti, potrà decidere liberamente di donare una quota per diffondere i pannelli fotovoltaici anche in una località dello Zambia (www.elmecsolar.com). «A Bauleni, alla periferia di Lusaka, esiste un ghetto dove la corrente c’è per poche ore al giorno, perché il governo preferisce convogliarla nelle zone ricche abitate dagli occidentali», ha spiegato Mirko Dotta, socio volontario di Naturcoop. La cooperativa sociale di Somma Lombardo si occupa del reinserimento lavorativo di persone svantaggiate e ha dotato anche la sua sede di impianti per la produzione dell’energia dal sole. «Da qui è nata questa collaborazione esaltante – ha sottolineato il vicepresidente Paolo Cova -. Il rapporto con aziende “profit” su temi tipici della cooperazione è una bella scoperta».

Una mission che vede in prima fila anche la Bcc: «Abbiamo nel dna questi temi – aggiunge Massimo Tufano, responsabile area Mercato della banca -. Al di là dell’economicità dell’investimento, l’importante è creare una rete di persone, abbattere i costi dell’energia con la certezza di finanziamenti agevolati».