«Promuovere il turismo per non “svuotare” i piccoli paesi»

La Provincia Varese - 17/10/2016

Matteo Fontana Rilanciare le bellezze delle valli del Varesotto, anche in chiave di promozione turistica, contrastando il rischio, in alcune realtà purtroppo sempre più concreto, di un progressivo isolamento e svuotamento dei piccoli paesi. La visita a Curiglia Questo l’obiettivo di Regione Lombardia per bocca del suo massimo rappresentante, il presidente Roberto Maroni, che ieri mattina era in visita nel piccolo Comune di Curiglia con Monteviasco. «L’accordo di programma per Curiglia e i Comuni della Val Dumentina potrebbe essere esteso anche alla Val Veddasca», ha detto Maroni che era accompagnato dalla consigliera regionale varesina Paola Macchi, dal sindaco di Curiglia Ambrogio Rossi, dal vicesindaco Giuliano Pitturito, dal vicesindaco di Luino Alessandro Casali e dal presidente della Comunità Montana Valli del Verbano, Giorgio Piccolo. «L’accordo – ha proseguito il presidente della Regione – potrebbe diventare un modello anche per le altre valli più piccole della Lombardia, uno strumento per il recupero e il rilancio dei tanti luoghi splendidi ma meno conosciuti, che necessitano di interventi per attirare turismo e promuovere le loro bellezze». Il candidato ideale Un vero e proprio programma per il rilancio di tutto il territorio delle due Valli, il cui coordinamento verrebbe affidato al Comune di Luino, rappresentato ieri dal vicesindaco Casali. Si parte insomma dai problemi di isolamento del piccolo Comune di Curiglia per coinvolgere altri piccoli paesi del territorio con identiche problematiche; il tutto con la regia di Luino, Comune più grande, candidato ideale come ente capofila. A Luino è stato assegnato il compito di fare una ricognizione delle esigenze dei Comuni delle due valli, per avviare il primo accordo di programma su questo fronte; una formula che se dovesse funzionare, potrà essere estesa ad altri territori e diventare una sorta di modello. Le soluzioni Durante la visita di ieri, al governatore lombardo sono stati presentati i problemi che Curiglia sta vivendo e le possibili soluzioni che l’amministrazione comunale vuole mettere in campo. Curiglia conta 189 abitanti mentre la frazione di Monteviasco appena 12, collegate con la funivia, aperta nel 1989, alla quale l’unica alternativa è una scalinata di 1400 gradini; il rischio concreto è quello di uno svuotamento del paese, che nella stagione estiva si popola di villeggianti e turisti ma che senza servizi adeguati è destinato a essere abbandonato oltre che sempre più isolato. Il sindaco Rossi ha illustrato a Maroni le idee di rilancio del grazioso borgo montano che si trova al confine con il Canton Ticino. Il piccolo Comune ha elaborato un piano di rilancio che necessita di finanziamenti regionali e che consiste nel completamento dei lavori della struttura ricettiva che si trova a Monteviasco i cui lavori sono fermi per mancanza di fondi. L’amministrazione comunale vorrebbe poi ristrutturare anche un immobile di sua proprietà da destinare a luogo di ristoro e di ritrovo e infine riqualificare la piccola piazza che si trova nella parte alta del borgo