Sessantamila fedeli attraverso la porta Santa, cinquemila visitatori alla cripta. I numeri danno una visione parziale del rilancio del Sacro Monte ma rappresentano anche una pietra angolare del progetto di rilancio. Volontari per il Sacro Monte. Una rete di associazioni e gruppi per accogliere i pellegrini, proporre percorsi culturali in base all’età dei visitatori, coordinare le iniziative dei musei, rilanciare la riscoperta artistica, storica e ambientale del borgo e delle sue bellezze naturalistiche. Il volontariato culturale, che avrà come “casa” quel centro espositivo Monsignor Pasquale Macchi alla Prima Cappella, sarà sotto l’egida del Cesvov, il Centro di servizi per il volontariato della provincia di Varese, presieduto da Guido Ermolli. Il rilancio e la conoscenza del Sacro Monte punta a potenziare i 30mila fedeli attraverso la porta santa del santuario e gli altri 30 mila, si stima, senza viaggi organizzati. E ancora: un portale tutto nuovo www.sacromontedivarese.it che nell’arco del mese di luglio sarà ampliato con una sezione dedicata a bambini e famiglie, una ai progetti speciali, una versione in lingua inglese e un “raccordo” con il sito del museo Baroffio e del Santuario. Il progetto di turismo e volontariato culturale è realizzato grazie a un cofinanziamento della Fondazione Cariplo di 210mila euro. Il progetto, coordinato da Jessica Silvani, prevede la partenriship della capofila Fondazione Paolo VI, della parrocchia di Santa Maria del Monte e di Cesvov, con il sostegno e il coinvolgimento del Comune di Varese e del Parco del Campo dei Fiori. Monsignor Franco Agnesi, presidente della fondazione Paolo VI per il Sacro Monte, ha ricordato che «con un portale informatico apriamo una porta e questo va bene ma va ancora meglio se, una volta varcata fisicamente la porta, troviamo persone ci accompagnano con cortesia e competenza». Alla presentazione dei progetti è intervenuto anche il sindaco Davide Galimberti – oltre al presidente del Parco del Campo dei Fiori Giuseppe Barra – che le scorse settimane ha portato a Varese e al Sacro Monte il sindaco di Firenze Dario Nardella per avviare progetti che coinvolgano il capoluogo fiorentino e Varese. «Certo che i contatti con Nardella ci sono, andrò a Firenze, non appena possibile proprio per concordare e avviare una sinergia tra pubblica amministrazione e volontariato». «Questa – concluso Galimberti – è una grande opportunità per valorizzare i luoghi simbolici del nostro territorio, come lo è appunto Sacro Monte».
La coordinatrice del progetto, Jessica Silvani, che ha lavorato con Massimo Pavanello, ricorda che «l’avvio di un centro visite e di attività di accoglienza e orientamento all’inizio della Via Sacra risponde alla volontà condivisa di offrire un’esperienza q ualificata del Sacro Monte».
Ha ricordato che «l’arte parla a tutti», monsignor Erminio Villa, arciprete del Sacro Monte, che ha auspicato «una interazione ancora più forte tra i livelli culturale, sociale, spirituale e storico del Sacro Monte».