Primo Maggio, tutti in corteo «Luoghi di lavoro più sicuri»

La Prealpina - 26/04/2018

Festa del lavoro, sì, ma a patto che tutti possano svolgere le proprie mansioni in sicurezza. È il messaggio che Cgil, Cisl e Uil Lombardia desiderano trasmettere per il Primo Maggio targato 2018. Del resto, quella delle morti bianche nella nostra regione sta diventando una vera emergenza. Lo dicono i numeri. Sono già 19 gli infortuni mortali avvenuti dall’inizio dell’anno. Nel 2017, alla stessa data, il numero si fermava a dodici.

La madre di tutte le battaglie, dunque, diventa quella della sicurezza, anche a Varese.

Nella Città Giardino, l’appuntamento è fissato per le 9.30 di martedì mattina, con il ritrovo in piazza Repubblica e inizio del corteo che sarà accompagnato dalla marching band Nema Problema Orkestar. Alle 10.15 sono previsti interventi di lavoratori e pensionati in piazza Monte Grappa. Le conclusioni saranno affidate a Massimo Balzarini, della segreteria di Cgil Lombardia. La manifestazione regionale, invece, è in programma a Bergamo, in piazza Marconi: parleranno i tre leader dei sindacati confederali lombardi Elena Lattuada, Ugo Duci, Danilo Margaritella.

«I numeri degli incidenti sul lavoro – sottolineano le organizzazioni sindacali in una nota – ci dicono quanto sia alto il costo sociale di questo fenomeno. In una regione ad alto sviluppo economico come la Lombardia, è inaccettabile che si continui a morire di lavoro. Si tratta ormai di un grave problema di salute pubblica. Con i primi segnali di ripresa economico-produttiva si sta verificando, nella nostra regione e nel Paese, un’intollerabile ripresa degli infortuni e delle morti sul lavoro perchè ancora si investe poco per migliorare la sicurezza dei luoghi di lavoro, si lasciano esposti i lavoratori a situazioni di rischio senza una adeguata formazione e protezione. Sono anche insufficienti i controlli e le sanzioni».

Le richieste di Cgil Cisl e Uil sono precise e mirate. Si parte dalla richiesta a regione Lombardia di aggiornare il piano regionale 2019-2023 per la tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si chiede il rafforzamento del coordinamento tra gli enti e le parti sociali e di reinvestire tutte le risorse provenienti dalle sanzioni per potenziare i servizi ispettivi delle agenzie di tutela della salute e aumentare l’attività di controllo sui settori a maggior rischio. Inoltre, fondamentale è la formazione che, secondo i sindacati, dovrebbe essere efficace nei luoghi di lavoro, con linee guida specifiche e una maggiore vigilanza rispetto ai giovani.